“Ho scelto la solitudine per difendermi. Mi preservo dall’umanità che mi circonda, da questa umanità rumorosa e invadente. Vivo circondata da animali, alberi, fiori. Ho cavalli, asini, montoni, capre, maiali, galline, anatre, oche, piccioni. Poi, naturalmente, cani e gatti. Non so neppure quanti sono…
Mi sento molto più vicina alla natura e agli animali piuttosto che all’uomo.
Confesso che detesto la gran parte della specie umana.
Ho sposato la causa degli animali per dare finalmente un senso alla mia esistenza quaggiù. Sto tentando di spiegare all’uomo che le crudeltà inferte agli animali sono indegne, inaccettabili, disumane appunto…
Me ne fotto che il mondo si ricordi della divina Brigitte Bardot, che divina non è stata per niente”. (Brigitte Bardot)
La scrittrice Marguerite Duras l’ha definita come “L’impossibile sogno dell’uomo sposato”.
Brigitte Anne Marie Bardot, la nota B.B. (Parigi, 28 settembre 1934), è un’attrice, ex modella, cantante, ballerina e attivista francese, la cui carriera, dopo gli esordi come ballerina classica, inizia come modella posando per svariate copertine di riviste di moda, per poi continuare come attrice e infine come cantante. Nel 1962, si rivela anche un’attivista per i diritti degli animali, impegno che porta avanti dopo il suo abbandono del cinema nel 1972.
L’icona sexy degli anni Cinquanta è figlia dell’industriale Louis “Pilou” Bardot, e di Anne-Marie Mucel. A 18 anni, nel 1952, sposa il regista Roger Vadim con il quale vivrà una romantica storia d’amore per molti anni.
L’icona di B.B. si incastonava perfettamente nella moda eccentrica degli anni ’60 tanto da diventare come Marilyn Monroe e Jacqueline Kennedy, soggetto nei dipinti di Andy Warhol.
I suoi primi film sono caratterizzati da storie romantiche, poco impegnate; infatti spesso interpretava ruoli che lasciavano ammirare il suo bellissimo fisico di ingenue eroine.
Il film “Piace a troppi (Et Dieu… créa la femme, 1956)” con Jean-Louis Trintignant la porta a consacrazione definitiva. Il successo è grandissimo e trasforma Brigitte Bardot in una celebrità mondiale.
Nel 1956, dopo aver espresso un erotismo vellutato in “Mademoiselle Pigalle” e aver compiuto una faticosa esperienza di vita vissuta a Hollywood, soprattutto per la lingua, decide di tornare in Europa. La sua immagine ne guadagna tanto che sul nascere degli anni ’60 Brigitte Bardot viene indicata come dea del sesso del decennio.
Nel 1957, si separa dal marito Roger Vadim, due anni dopo si sposa con l’attore Jacques Charrier. Dal matrimonio, nel 1960, nasce il suo unico figlio, Nicolas-Jacques Charrier. Nel 1962, due anni dopo, divorzia un’altra volta.
Sono anche gli anni di primi disaccordi sulla direzione della propria carriera; i suoi film aumentano di spessore e la pressione a cui viene sottoposta aumenta. Nonostante che il consenso dei critici cinematografici è molto positiva, il resto del mondo continua a vedere in B.B. una modella glamour. Lei non è felice e nei primi anni ’60 si ritira nel Sud della Francia dove arriva a tentare il suicidio.
Nel 1961, gira la “Vita privata” di Louis Malle che contiene più di un elemento autobiografico. Come per esempio, la scena in cui incontra una signora di mezz’età che la insulta.
Nel 1965 interpreta se stessa nella produzione hollywoodiana “Erasmo il lentigginoso” a fianco di James Stewart.
Nel 1966, dopo la separazione da Charrier si risposa con il ricchissimo playboy tedesco Gunther Sachs: dopo tre anni divorziano.
Nel 1992, a 58 anni, si sposa con Bernard d’Ormale, esponente politico della destra francese, con il quale vive con tutta probabilità il migliore dei suoi matrimoni.
Tra le varie relazioni che le sono state attribuite, le più note sono quello con Serge Gainsbourg, “bad boy” della musica francese: cantautore, musicista, poeta e pittore, con il cantante Sacha Distel e con Jimi Hendrix.
Brigitte Bardot è ricordata per essere stata una delle prime dive a esibirsi, in qualche occasione, in topless. Mentre in Francia il topless era piuttosto comune, negli U.S.A. questo suscitava scandalo.
Appena prima del suo quarantesimo compleanno, nel 1974, l’attrice annuncia il suo ritiro dalle scene. Con più di cinquanta pellicole e diversi dischi alle spalle, decode di dedicarsi con Serge Gainsbourg alla salvaguardia dei diritti degli animali.
Nel 1986, crea la “Fondazione Brigitte Bardot per il Benessere e la Protezione degli Animali” finanziandola con 3 milioni di franchi, raccolti vendendo all’asta numerosi oggetti personali, compresi i suoi gioielli. Per tutti gli anni seguenti sarà a livello mondiale una delle più influenti attiviste dei diritti degli animali, nonché tenace oppositrice al consumo della carne di cavallo.
Nel 2003, pubblica il libro “Un grido nel silenzio”. Le opinioni espresse in questo libro sono giudicate razziste e offensive verso i musulmani e gli omosessuali, e le contestazioni che ne sono seguite sono state violente. Il 10 giugno 2004 viene condannata da una corte francese, per “incitamento all’odio razziale” e al pagamento di una multa di 5.000 Euro.
Nel 2008, viene condannata al pagamento di una multa di 15.000 Euro per istigazione all’odio verso la comunità musulmana.
Le vengono contestati anche i passaggi relativi alla “islamizzazione della Francia” e alla “sotterranea e pericolosa penetrazione dell’Islam”. Nel libro citato gli omosessuali sono definiti “fenomeni da baraccone”.
In precedenza l’ex attrice era stata anche condannata anche per opinioni favorevoli ai massacri di civili in Algeria.
Nausica Baroni