Con un budget dichiarato di oltre 200 milioni di dollari, Titanic distribuito nelle sale cinematografiche il 19 Dicembre 1997 è stato all’epoca il lungometraggio più costoso mai realizzato.
Le riprese, perseguitate da diverse difficoltà, e la maniacalità del regista James Cameron, “il quale ingaggiò, per una consulenza, la stessa ditta che aveva arredato il transatlantico, affinché ogni oggetto fosse la copia identica dell’originale” ritardarono l’uscita della pellicola, la cui produzione era cominciata già nel 1995.
Inizialmente gli incassi sembravano dare torto a Cameron, anche sceneggiatore del progetto, ma dopo poche settimane di programmazione, solo negli Stati Uniti, Titanic aveva subito recuperato tutti i soldi spesi per la lavorazione; accadde infatti una situazione curiosa: con il passare delle settimane il numero degli spettatori, anziché diminuire, continuò a crescere, tanto che il film divenne quello con i maggiori incassi della storia.
Tale record è durato 12 anni, fino all’avvento di Avatar, sempre diretto da James Cameron e uscito nel 2009; ad oggi, dopo che nel 2012 Titanic è stato distribuito nuovamente in un’inedita versione in 3D, il suo guadagno supera i due miliardi di dollari.
Non esistendo teatri di posa sufficientemente grandi, la 20th Century Fox –casa produttrice del lungometraggio, assieme alla Paramount- acquistò 16 milioni di metri quadrati di costa lungo la spiaggia di Rosarito, in Messico, dove venne allestita una cisterna esagonale di circa 37 000 m², in cui ricostruire in scala 1:1 il 90% della nave.
Da questi dettagli si capisce l’importanza di Titanic: l’opera ha inoltre lanciato due celebri attori come Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, ora nomi affermati dell’ambiente di Hollywood; nel film lei è Rose, giovane dell’alta società promessa al ricco e viscido Cal, che si innamora però del passeggero di terza classe Jack (lo stesso Di Caprio), prima che il famoso transatlantico si inabissi nel cuore dell’oceano.
Nella pellicola Cameron fonde dunque il melodramma, il catastrofico e l’epico nel contesto della rigorosa cronaca di una tragedia colposa, indicando gli errori tecnici, le responsabilità umane, le smanie da copertina, le viltà, la divisione in classi.
Titanic, con la sua durata di 3 ore e 14 minuti, si presta così a molti percorsi interpretativi: il politico, il sociale, lo storico, il simbolico, il tecnologico.
Eguagliando il record che fu di Ben Hur di 11 Oscar in una sola notte, Titanic ha guadagnato un posto nel mondo del cinema, rimanendo impresso nella memoria collettiva grazie anche alla splendida colonna sonora, la popolare “My heart will go on” cantata da Céline Dion.
Gabriele Fagioli