Il 9 aprile del 1975, a Los Angeles, Federico Fellini (Rimini, 20 gennaio 1920 – Roma, 31 ottobre 1993) riceve il suo quarto Oscar per il film Amarcord, miglior film straniero.
Il film uscì nelle sale italiane il 13 dicembre 1973. La notorietà di questo film diventa tale che lo stesso titolo “Amarcord” in romagnolo “io mi ricordo” è diventato un neologismo della lingua italiana.
La vicenda, ambientata dall’inizio della primavera del 1932 all’inizio della primavera del 1933, in una Rimini ricostruita a Cinecittà. Descrive la vita nell’antico borgo e dei suoi più abitanti, le feste paesane, la scuola, i signori di città, i negozianti, il suonatore cieco, il venditore ambulante, il matto, l’avvocato, i professori di liceo, i fascisti, gli antifascisti, il mitico conte di Lovignano e i giovani del paese; adolescenti presi da una prepotente “esplosione sessuale”. Tra questi è messo in particolare risalto il personaggio di Titta Biondi, amico d’infanzia di Fellini e tutta la sua famiglia.
Adele Baschironi