Paradossale per un paese “civile” come l’Italia

Arman Golapyan

Per Il noto imprenditore e mercante d’arte persiano Arman Golapyan, principale azionista dell’omonima società Arman Golapyan s.p.a., nata come Museum s.p.a., da sempre ricercatore assiduo nel mondo dell’arte, della bellezza, dell’eccellenza e della cultura si é imbattuto in un incredibile e ridicolo errore in conseguenza del quale paradossalmente gli sarebbe stato contestato di avere omesso di comunicare nell’ambito di una procedura la proprietà di due automobili, una FIAT Panda 1100 IE e un Range Rover FD5, in realtà a lui sconosciute, riportate negli atti come appartenenti alla summenzionata Museum s.p.a., secondo un riscontro effettuato da un’indagine giudiziaria nell’anno 2010, ma effettivamente di proprietà e così registrate della società Museum s.r.l., altra società, altra sede legale e altra partita IVA.
Ad Arman Golapyan (Tehran, 20 luglio 1967) da un’antica famiglia nobile vicina allo Scià di Persia, ideologicamente legato ai gloriosi trascorsi del suo paese originario, é stato dunque contestato di non aver indicato, quali beni della Arman Golapyan s.p.a., due autovetture invero mai acquistate dalla società, soltanto per una bizzarra omonimia delle due società summenzionate: per una leggerezza Arman Golapyan si è visto imputato per un reato senza che sia stata effettuata alcuna previa verifica, effettuabile con un semplice e immediato confronto tra le visure PRA e CCIAA relative ai beni in questione e alle due società.

Distrazione o malafede? Questo é quanto si domanda l’accusato. E’ possibile commettere simili spropositi? Due diverse società, due diverse identificazioni fiscali, due diversi proprietari.
Arman Golapyan, dopo l’udienza del 12 luglio 2012 nella quale con estrema precisione è riuscito a essere chiaro e descrittivo, confermando ancora una volta la sua reputazione di uomo pratico e realista, ha dichiarato: “E’ un fatto molto grave per un paese come l’Italia che ha la reputazione e ostenta un alto grado di civiltà, bisogna essere più attenti e responsabili nei confronti di questo bellissimo paese per non renderlo ulteriormente ridicolo”.
Chi é responsabile morale e giuridico per l’imprudenza degli abbagli giudiziari di questo genere? Dove è svanito il concetto di civiltà e rispetto per cui i nostri padri hanno lottato? E chi dovrebbe pagare per siffatta avventatezza?


Siro Sfardelo