L'ispettrice di polizia Petra Delicado è una donna indipendente fino al midollo, non senza concedersi l'errore di sposarsi né quello di avere come collaboratore un grasso e forse un po' volgare Fermìn; i suoi colleghi un po' la temono per l'irruenza del carattere e un po' la provocano, ma ne rispettano l'intuito e la preparazione.
Il personaggio che la scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett è riuscita a creare nel 1996, è tanto amato quanto reale: se ti imbatti con la Delicado la riconosci dallo sguardo, un po’ come con l’accento siciliano di Salvo Montalbano, protagonista dei romanzi di Andrea Camilleri.
E' uscito in questi giorni il nuovo romanzo della serie che solo in Italia ha venduto più di un milione di copie, collana che ha avuto inizio con Riti di morte e poi Morti di carta (ai quali è seguito Giorno da cani e Il silenzio dei chiostri): Petra indaga questa volta sull’omicidio di un imprenditore tessile incastrato da una prostituta e dal suo violento protettore in odore di camorra; è ambientato tra Roma e Barcellona e non mancheranno senz’altro trattorie e bar dove i due collaboratori, Petra Delicado e Fermìn Garzòn sono soliti rilassarsi davanti a più di un paio di birre, anche in orario di lavoro.
E’ rigida ma trasgressiva Petra, in eterna lotta con se stessa, potrebbe avere sui cinquant’anni, quindi esser figlia della generazione delle rivolte giovanili, ma ha lo spirito ribelle e contraddittorio di una ventenne; non si conosce esattamente il suo aspetto fisico ma si sa che piace agli uomini, forte del fatto che non ha paura di invecchiare e guarda dritto in faccia il mondo.
L’ultima fatica della Bartlett si intitola Gli onori di casa (ed. Sellerio, pp. 380, euro 15) e si può stare pur certi del successo che riscuoterà anche questo noir all’italiana, tinto di giallo con lievi concessioni al rosa, senza scadere nel privato come unico rifugio: Petra è proiettata in avanti e sembra essere scevra da tutte le insicurezze femminili.
Una “uoma”, un’affascinante ragazza con la quale però è meglio non scontrarsi.
Preziosa Salvi