“Chi salva una vita, salva il mondo intero” (Talmud)
“Tra i Giusti tra le nazioni” bisogna ricordare Oskar Schindler (Svitavy, 28 aprile 1908 – Hildesheim, 9 ottobre 1974) che ha il merito di aver salvato circa 1.200 ebrei dalla Shoah e Sir Nicholas George Winton (Londra, 19 maggio 1909 – Maidenhead, 1º luglio 2015), conosciuto come “Oscar Schindler britannico” che salvò 669 bambini ebrei.
Il termine “Gentile giusto” è utilizzato nella tradizione ebraica per indicare i non ebrei che hanno rispetto per Dio; punto che ci conduce a “חסידי אומות העולם – Giusti tra le nazioni”. Giusti tra le nazioni é un privilegio riservato ai non-ebrei che agendo eroicamente, rischiando la propria vita, senza alcun interesse personale, hanno salvato la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. Dal 1962 é anche una onorificenza a tutti i non ebrei riconosciuti come “Giusti”, conferita da “Yad Vashem – יד ושם”, l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele, istituito con il compito di “documentare e tramandare la storia del popolo ebraico durante la Shoah preservando la memoria di ognuna delle sei milioni di vittime”; una commissione di 35 membri, formata da volontari, molti dei quali sopravvissuti. La Commissione fu presieduta da un ex giudice della Corte Suprema: Moshe Landau dal 1963 al 1970, Moshe Bejski dal 1970 al 1995, Jakov Maltz dal 1995.
La cerimonia per chi viene riconosciuto Giusto consiste in:
– una cerimonia che di solito si svolge nel museo Yad Vashem in presenza delle massime cariche istituzionali israeliane, ma nel caso che un Giusto non possa muoversi, la cerimonia può essere svolta anche nel paese di residenza del Giusto,
– consegna di una speciale medaglia con inciso il proprio nome,
– consegna di un certificato d’onore,
– privilegio di vedere il proprio nome aggiunto agli altri GIUSTI nel Giardino dei Giusti presso il museo Yad Vashem di Gerusalemme,
– una piantumazione di un albero, indicando come da tradizione ebraica il desiderio di ricordo eterno per una persona cara. Usanza che dagli anni novanta tuttavia, poiché il Monte della Rimembranza è stata completamente ricoperto di alberi, il nome dei giusti è inciso sul Muro d’Onore.
– conferimento della cittadinanza onoraria dello Stato di Israele.
I Giusti tra le nazioni possono ricevere anche una sorta di pensione ed aiuto economico se si trovano in difficoltà finanziarie, con un’assistenza sanitaria dello Stato di Israele.
I giusti tra le nazioni sono in tutto 25.685 persone nei seguenti paesi:
Polonia 6.532, Paesi Bassi 5.415, Francia 3.853, Ucraina 2.515, Belgio 1.690, Lituania 877, Ungheria 823, Italia 634, Bielorussia 608, Slovacchia 546, Germania 569, Grecia 321, Russia 197, Serbia 135, Lettonia 134, Repubblica Ceca 115, Croazia 111, Austria 104, Moldavia 79, Albania 73, Romania 60, Norvegia 59, Svizzera 45, Bosnia 42, Danimarca 22, Armenia 24, Gran Bretagna 21, Bulgaria 20, Svezia 10, Repubblica di Macedonia 10, Slovenia 7, Spagna 7, Stati Uniti d’America 4, Estonia 3, Portogallo 3, Brasile 2, Cina 2, Cile 1, Giappone 1, Lussemburgo 1, Montenegro 1, Turchia 1, Vietnam 1, Cuba 1, Ecuador 1, El Salvador 1, Perù 1, Georgia 1, Irlanda 1, Egitto 1
Tra i 634 “GIUSTI” italiani c’é anche Gino Bartali (Ponte a Ema, 18 luglio 1914 – Firenze, 5 maggio 2000), l’eroe delle due ruote, che trasportò per gli ebrei, all’interno della sua bicicletta, dei documenti falsi di una nuova identità; inoltre, durante l’occupazione nazista nascose, nella sua cantina, una famiglia ebrea fino all’arrivo degli Alleati.
Esiste una leggenda dei 36 giusti che secondo Talmud ogni generazione conosce 36 lamedvavnikim, ossia 36 uomini dalla cui condotta dipende il destino dell’umanità. Persone che secondo la tradizione svolgono lavori umili e vengono sostituiti dopo la loro morte con altri. Questi giusti esercitano il loro potere quando Israele é in pericolo, per poi svanire nel nulla dopo averla eliminata.
Arman Golapyan