Chi ha visitato i Musei Vaticani, conosce bene le file chilometriche di visitatori che, ogni giorno, si snodano lungo le mura vaticane, in attesa di accedere all’area museale. Non è casuale, infatti, che la struttura abbia raggiunto, nel 2011, la soglia dei 5 milioni di visitatori. Si tratta di una delle collezioni d’arte più grandi al mondo, fondata per volere di Giulio II nel 1506: fu proprio il papa ad acquistare, su suggerimento di Michelangelo, il primo pezzo della raccolta, il Laooconte, rinvenuto a Roma nel gennaio 1506. Attualmente il percorso di visita comprende un insieme di collezioni e musei, estesi tra gli appartamenti papali, la Cappella Sistina e l’area del cortile del Belvedere. I musei veri e propri ospitano una varietà eccezionale di opere d’arte, che vanno dalle tele di Raffaello, Leonardo, Giotto e Caravaggio della Pinacoteca, ai pezzi antichi della scultura greca e romana del Museo Pio-Clementino, ai reperti egiziani (tra i quali mummie e il Libro dei Morti) del Museo Gregoriano Egizio. La collezione di pezzi antichi comprende meravigliose copie della statuaria greca quali l’Amazzone Mattei (da Fidia), Atena e Marsia (da Mirone) e l’Apoxyómenos (da Lisippo), oltre agli originali Augusto di Prima Porta, il Sarcofago di Costantina e la Statua colossale di Claudio, insieme ad ulteriori statue, fregi ed iscrizioni. Accanto a questo excursus sulla storia artistica romana, si rileva un’interessante collezione di reperti etruschi (Museo Gregoriano Etrusco), comprendenti numerosi vasi, bronzi, sarcofagi e oggetti di uso comune. Ascrivibili al periodo medievale e rinascimentale sono l’Evangelario di Lorsch, il Polittico Stefaneschi di Giotto, le opere di Beato Angelico, Filippo Lippi, Perugino, Melozzo da Forlì, la Pietà Pesaro di Giovanni Bellini, Correggio, la Trasfigurazione di Raffaello (oltre alla Madonna di Forlì, agli Arazzi per la Sistina e altre opere), il San Girolamo di Leonardo e la Crocefissione di San Pietro di Michelangelo. A questi straordinari pezzi d’arte si aggiungono le opere moderne di Caravaggio (Deposizione), Poussin e Canova. A completare il profilo culturale e artistico della sezione antica e moderna, vi sono il Padiglione delle Carrozze, il Museo Filiatelico e Numismatico e i Musei della Biblioteca Apostolica Vaticana. Compresi nel percorso di visita sono l’eccezionale Cappella Sistina, un vero scrigno della più alta e raffinata pittura rinascimentale, il grande capolavoro ad affresco di Michelangelo, il quale decorò la volta con le storie della Genesi e la parete di fondo con il maestoso Giudizio Universale. Alle pitture michelangiolesche si affiancano gli episodi delle pareti, dipinti da Botticelli, Ghirlandaio, Perugino e altri importantissimi artisti rinascimentali. Un ulteriore capolavoro ad affresco, incluso nella visita ai musei, sono le pitture raffaellesche degli appartamenti papali, dette Stanze di Raffaello, per le quali realizzò la Disputa del Sacramento, la Scuola di Atene, il Parnaso e Virtù e Legge (Stanza della Segnatura), la Cacciata di Eliodoro, la Messa di Bolsena, la Liberazione di S. Pietro e l’Incontro tra Leone Magno e Attila (Stanza di Eliodoro), l’Incendio di Borgo, la Battaglia di Ostia, l’Incoronazione di Carlo Magno e il Giuramento di Leone III (Stanza dell’incendio di Borgo), lavorando infine solo ai cartoni per l’ultima stanza, la Stanza di Costantino. Molto suggestive inoltre le Gallerie degli Arazzi e delle Cartine Geografiche, insieme alla Loggia di Raffaello (scuola di Raffaello). Accanto a questo trionfo artistico, celebrazione del fasto e dell’eccezionale cultura rinascimentale romana, costantemente rinfocolata dal mecenatismo papale, si situa la Collezione d’Arte religiosa Moderna che, facendo una panoramica sull’arte contemporanea, vanta opere di Gauguin, Van Gogh, Matisse, Chagall, Dalì e Kandinsky. Il fascino immortale di questo complesso museale deriva dallo straordinario fasto artistico, dalla capacità di raccogliere i pezzi più significativi della storia della pittura e della scultura italiana e internazionale, in una cornice architettonica unica, intimamente legata alla storia della collezione e alla città di Roma.
Federica Gennari