Al dodicesimo giorno del nostro Giro del Mondo in 80 giorni, rimaniamo in estremo Oriente per scoprire un tesoro storico di eccezionale valore, una scoperta archeologica a dir poco leggendaria che, dal 1974, continua a stupire il mondo per la ricchezza dei rinvenimenti di Xi’an. Il maestoso esercito di terracotta di Xi’an rappresenta una delle più importanti e corpose scoperte archeologiche di sempre: con un totale di oltre 6.000 guerrieri, il rinvenimento non solo si riveste un’importanza di natura artistica, ma anche di natura storica, permettendo di far luce sull’organizzazione militare dell’antica Cina. I guerrieri di Xi’an, infatti, fanno parte del corredo della tomba dell’imperatore cinese Qin Shi Huang (III secolo a.C.) e presentano tutti attrezzature militari, come armi e corazze in pietra. Questo straordinario esercito, parte del quale non è stato ancora portato alla luce, è stato realizzato in terracotta con un realismo e un’attenzione al dettaglio in grado di differenziare ogni pezzo: le statue, che presentano un’altezza media di 1,75 – 1,95 metri, sono parzialmente vuote (così da garantire equilibrio e un peso adeguato) e sono completate da armi in bronzo e legno, anche se di quest’ultimo non si sono conservate tracce. Nel sito sono stati rinvenuti, inoltre, 100 carri trainati ciascuno da 4 cavalli e numerosi arcieri, testimonianza che, nel combattimento, oltre alla forza di fanti, alabardieri, balestrieri e arcieri venivano utilizzati mezzi di spostamento. L’esercito, con la sua disposizione strategica preposta all’attacco, appare chiaramente pronto alla battaglia: si è addirittura ipotizzato che, in determinate condizioni, dato il realismo dei dettagli, questo avrebbe potuto ingannare e spaventare il nemico, facendolo desistere dall’invasione. Quello che è certo, è che questo tesoro archeologico, disposto in fosse di diversa grandezza, per un totale di oltre 14.000 metri, fa parte di un sito davvero ricco e in gran parte ancora da scoprire. Pare che i lavori alla tomba dell’imperatore abbiano coinvolto oltre 700.000 prigionieri per circa 10 anni di lavoro. Qin Shi Huang, già costruttore della famosissima Grande Muraglia Cinese, fu il primo regnante a realizzare l’unificazione della Cina e l’esercito di Xi’an fu probabilmente l’armata coinvolta in questa importantissima operazione politico-militare. Ottava meraviglia del mondo, il mausoleo di Qin Shi Huang, con l’armata di terracotta, è tutelato dal 1987 dall’Unesco. Quest’armata d’argilla, posta a guardia eterna alla tomba dell’imperatore riformatore, appare come una memoria extra-temporale, sospesa nel tempo da oltre 2000 anni, fedele alla propria missione e al proprio imperatore. Un’eccezionale scoperta, fatta per caso, come nelle storie più belle… un anti-eroe, un contadino che, scavando il proprio terreno per realizzare un pozzo, trovò frammenti di terracotta: un esperto riconobbe immediatamente l’importanza del rinvenimento, portando alla luce migliaia di gioielli di terracotta sepolti da oltre due millenni.
Tarcisio Agliardi e Federica Gennari