Il complesso della Tate Gallery di Londra nacque sotto il nome di National Gallery of British Art attorno al 1820, su proposta di J. Leicester, attuata nel 1847 con la donazione della prima collezione (Vernon). La successiva raccolta di molteplici donazioni ingrandì il patrimonio della galleria tanto da sollecitare, una quarantina di anni dopo, l’attenzione e il sostegno del collezionista Henry Tate che decise di finanziare la nuova sede del museo e di arricchirla con la propria raccolta di opere. Partendo da un patrimonio iniziale incentrato esclusivamente sull’arte moderna britannica, la Galleria estese la raccolta ad artisti internazionali. Il distacco dalla National Gallery, compiuto negli anni Cinquanta del Novecento, permise alla Galleria una certa autonomia e l’attenta organizzazione e pianificazione di una serie di importanti mostre temporanee. L’eccezionale sviluppo vantato dalla Galleria ha reso necessario nel tempo un ampliamento e la separazione delle opere in diverse sedi: la Tate Britain, il polo originale, la Tate Saint Ives, la Tate Liverpool e la celebre Tate Modern, inaugurata nel 2000. La sede ottocentesca del Tate Britain, in qualità di polo più antico, è stata destinata principalmente all’arte inglese dal Cinquecento ad oggi, mentre la Tate Modern è stata allestita con opere dal Novecento al contemporaneo. Nella Tate Britain sono presenti opere di William Blake, poeta e pittore inglese, quali Newton, l’acquarello a soggetto dantesco Beatrice sul carro e Dante, le scene bibliche Adamo ed Eva trovano Abele e Satana punisce Giobbe. Innumerevoli le tele del pittore romantico William Turner (Bufera di neve, Norham Castle, Pescatori in mare, Buttermere Lake, Autoritratto), la maggior parte della quali mostrano l’interesse per l’effetto emotivo della tempesta e del mare in burrasca. Presenti inoltre opere di John Constable (La chiesa di Brightwell e il villaggio, Chain Pier, L’apertura del ponte Waterloo, Il mare presso Brighton), John Millais (Ofelia , Mariana e altre tele), alcuni schizzi di Pierre Bonnard, tele di William Hogart (The gate of Calais, Pittore e il suo cane, Ritratto della servitù di Hogart) e Dante Gabriel Rossetti (Beata Beatrix, Ecce Ancilla Domini). La nuova sede del Tate Modern, realizzata in un’ex centrale elettrica, ospita autori di grande fama, raccolta che gli ha garantito la media di 4 milioni di visitatori annui. Da un iniziale allestimento su criterio tematico, la collezione del Tate Modern è stata riorganizzata con precisi approfondimenti su alcune delle più importanti correnti artistiche. In questa straordinaria sede sono esposte opere di Francis Bacon, Pablo Picasso, Mark Rothko (Rosso e Marrone, Nero e Marrone, …), Andy Warhol, Alberto Giacometti, Jackson Pollock (Isole gialle), Claude Monet, Piet Mondrian (Composizione B, Composizione C), René Magritte (Uomo con giornale, Annunciazione), Henri Matisse, Vasily Kandinsky (Swinging), Georges Braque, Jaon Mirò (Composizione, Serie II, Painting, …), Giorgio de Chirico (La famiglia del pittore , …). Presenti inoltre Paul Gauguin (La case), Lucio Fontana, Robert Delaunay, Marcel Duchamp (Dart object, Wedge of Chastity) e le sculture di Man Ray (New York, Gli amanti, Cadeau , …), Hans Arp (Sculpture to be lost in the forest, Impish fruit, …) e Costantin Brancusi (Fisch). Il patrimonio di arte moderna e contemporanea del complesso del Tate risulta alquanto completo e inestimabile, ma soprattutto in continua espansione, tanto che per la fine del 2012 è prevista la conclusione dell’ampliamento della sede del Modern, che espanderà la superficie espositiva di oltre il 50 %. Estremamente organizzato, dal punto di vista della catalogazione della opere, il sito della galleria presenta tutti gli artisti e i pezzi ospitati dal complesso Tate suddivisi per sedi.
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Federica Gennari