Il Re parte per l’esilio

La partenza per l’esilio del re Umberto II
Per il ciclo “le fotografie che hanno fatto la storia” vi proponiamo l’ultimo ritratto italiano di Umberto II, l’ultimo re d’Italia
Umberto II di Savoia (Racconigi, 15 settembre 1904 – Ginevra, 18 marzo 1983), alle ore 16.09 del 13 giugno del 1946, partì per l’esilio dall’aeroporto di Ciampino. Fu salutato da un piccolo gruppo di persone avvertite all’ultimo momento. Qualcuno giunse quando già il Sovrano era sull’aereo, e il Re Umberto fece riaprire lo sportello per stringere la mano agli ultimi arrivati con tranquillità e commozione.
Attorno a Lui si strinsero per l’ultima volta il ministro della Real Casa marchese Falcone Lucifero, il primo aiutante di campo generale Adolfo Infante, il senatore Alberto Bergamini, l’ex-sottosegretario Carlo Scialoja, l’avvocato Enzo Selvaggi, l’on. Manlio Lupinacci, e pochi altri.
Qualche minuto prima erano giunti anche il ministro della Marina De Conrten e quello dell’Aeronautica Cevolotto.  Ma, Umberto II, giustamente, non li volle salutare perché, la notte precedente, entrambi avevano votato contro di lui nel consiglio dei Ministri che aveva proclamato De Gasperi Capo provvisorio dello Stato.
“Fu quello, l’unico gesto duro che io vidi compiere dal Sovrano”. (Senatore Alberto Bergamini)