Per il ciclo “le fotografie che hanno fatto la storia” vi proponiamo l’immagine drammatica ed inquietante che nessuno avrebbe voluto vedere: quello della Williams-Renault dopo lo schianto in cui, nel Gran Premio di San Marino del 1994, perde la vita Ayrton Senna (San Paolo, 21 marzo 1960 – Bologna, 1º maggio 1994). Senna viene portato immediatamente all’ospedale di Bologna in elicottero e sull’asfalto rimane il sangue del campione.
Sono le 14:17 quando, per la rottura del piantone dello sterzo, il monoposto del campione, ad oltre 200 orari, si schianta contro il muro della Curva Tamburello. Nell’impatto, un pezzo della sospensione destra penetra nella visiera del casco del pilota provocandogli un fatale trauma cranico. Ayrton ritorna in cielo alle 18.40 dello stesso giorno.
Soltanto 24 ore prima, sullo stesso circuito, sulla curva Villeneuve, aveva perso la vita l’austriaco Roland Ratzenberger (Salisburgo, 4 luglio 1960 – Bologna, 30 aprile 1994). In suo onore Senna aveva messo nell’abitacolo del suo monoposto una bandiera austriaca per sventolarla a fine gara. Purtroppo non andò così.
In Brasile sono stati proclamati 3 giorni di lutto nazionale. Migliaia di brasiliani si recano il 5 Maggio all’aeroporto di San Paolo per omaggiare il loro campione.
Circa due mesi dopo, la nazionale di calcio brasiliana dedica la vittoria dei mondiali di calcio all’amato Ayrton Senna.
Senna lasciò parte del suo patrimonio in beneficenza. Infatti tutt’ora esiste un ente con il suo nome che raccoglie fondi per i bambini brasiliani bisognosi. A tal proposito diceva: “I ricchi non possono vivere su un’isola circondata da un oceano di povertà. Noi respiriamo tutti la stessa aria. Bisogna dare a tutti la stessa possibilità”.