NEW YORK TIME


Inizialmente nacque come giornale della città di New York per poi diventare una voce dell’informazione nazionale.
Il New York Times, nella sua storia, conta più di 100 Premi Pulitzer. E’ un quotidiano più autorevole degli Stati Uniti, con sede a New York. Fondato il 18 settembre 1851 da Henry Jarvis Raymond e George Jones, attualmente appartiene a The New York Times Company, proprietaria dei giornali come l’International Herald Tribune e il Boston Globe.

Dalla sua prima edizione, il New York Time, non ha mai fatto mistero del suo orientamento politico, dichiarandosi sempre sostenitore dell’area liberal del Paese. Nel 1860, infatti, durante le elezioni presidenziali, ha appoggiato il candidato repubblicano Abramo Lincoln. Tra i nomi successivi “sponsorizzati” troviamo anche il repubblicano W. L. Willikie, sconfitto da Roosevelt, John Kerry che nel 2004 perse contro George Bush junior e, infine, per Barack Obama, vincitore nel 2008 e 2012.
Il prestigio di NYT è affiancato anche dal prestigio delle sue sedi. Nel 1904 l’editore del Times, Adolph S. Ochs spostò la sede del giornale in un grattacielo nella 42nd Street a Longacre Square. Successivamente, riuscì a convincere il sindaco della città a costruire lì la metropolitana e a modificare il nome alla piazza in Times Square, oggi è considerato uno dei luoghi più famosi della Grande Mela. Nel 1913, il New York Time cambiò di nuovo sede e si trasferì in quello che oggi è noto come One Times Square, famoso, perché alla mezzanotte del 31 dicembre, c’è una sfera che cade da una torre sul suo tetto per segnare il nuovo anno. Nel 2007, avvenne l’ultimo importante trasferimento, sull’ 8° avenue in un grattacielo disegnato da Renzo Piano, celebre architetto italiano, il New York Times Building, un edificio di 52 piani di cui 21 sono occupati dal Times.
Per anni il Times è stato finanziariamente un giornale solido e dai grandi incassi, ma la crisi dell’editoria e poi quella finanziaria hanno colpito anche la fortezza americana che, nel 2008, ha annunciato di aver ipotecato la propria prestigiosa sede per 225 milioni di dollari, creando lo stupore di tutti. Le difficoltà economiche sono diventate ancor più evidenti nel 2009 quando il quotidiano ha deciso di vendere, per la prima volta nella sua storia, uno spazio pubblicitario nella prima pagina.
Il New York Times non è solo carta, ma anche web. Nel 1994, fin da subito, inizia la sua esplorazione della Rete con un’edizione elettronica ospitata sul portale America On Line, ma debutta ufficialmente solo due anni dopo, il 22 dicembre 1996. Il quotidiano gode di un archivio di ricerca vastissimo. Per i primi anni sceglie la formula free per gli utenti americani, con l’obbligo però di registrarsi al sito, mentre chi si collega fuori dal paese deve contribuire con un piccolo abbonamento. I visitatori sono oltre 31 milioni di utenti unici al mese. I problemi economici, però, si fanno sentire sempre di più e nel 2011 arriva la drastica decisione di far pagare anche l’edizione web. Rimane gratuito per i lettori soltanto 20 articoli al mese, superato il tetto è necessario abbonarsi.
Il New York Times online rimane comunque un quotidiano molto ricco e pieno di contenuti multimediali. Nel 2008, ha creato un’applicazione iPhone del giornale e ha lanciato TimesPeople e nel 2009 si fuse in un’unica piattaforma con International Herald Tribune.

David Zahedi