“Nella crisi presente, il governo non è la soluzione al nostro problema; il governo è il problema”. (Ronald Reagan).
Il 4 aprile del 1984, il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan (Tampico, 6 febbraio 1911 – Bel Air, 5 giugno 2004), il 40º presidente degli Stati Uniti d’America, in carica dal 1981 al 1989, lancia un appello perché siano bandite a livello internazionale le armi chimiche.
Il suo stile oratorio persuasivo gli guadagnò la fama di grande comunicatore.
Dal punto di vista degli affari internazionali incarnò il suo personaggo di attore western, “agressivo e riflessivo a seconda delle situazioni”.
Un simbolo della volontà di vincere, l’ avversario della Guerra Fredda fu un simbolo di “Strategic Defense Initiative (scudo spaziale)”.
Negli anni ottanta, Reagan negoziò con il nuovo segretario generale Michail Gorbaiov per dei grandi riduzioni degli armamenti atomici, inaugurando quella che parve essere una nuova era di pace nel mondo. A partire dal 1989, pochi mesi dopo l’insediamento alla Presidenza del successore George H. W. Bush, già vicepresidente con Reagan, l’impero sovietico iniziò a collassare e l’ex presidente fu salutato come un eroe in molti paesi dell’Europa Orientale.
Roberto Villa