Per il ciclo “le fotografie che hanno fatto la storia” vi proponiamo l’immagine che narra un episodio noto come uno dei momenti più magici della medicina moderna, quando una stanza della morte diventò quella della vita. Immaginate una angosciosa stanza piena di genitori impotenti, seduti al capezzale dei propri figli in attesa dell’inevitabile morte delle loro creature.
Era il 1922, quando all’università di Toronto, gli scienziati, Frederick Grant Banting (Alliston, 14 novembre 1891 – Terranova, 21 febbraio 1941), John James Rickard Macleod (Clunie, 6 settembre 1876 – Aberdeen, 16 marzo 1935) che condivisero il Premio Nobel del 1923 per la scoperta del secolo, Charles Herbert Best (West Pembroke, 27 febbraio 1899 – Toronto, 31 marzo 1978) e James Collip (November 20, 1892 – June 19, 1965) che, il 3 gennaio del 1922, ebbe il merito di purificare l’insulina ottenendo un estratto utilizzabile per curare i pazienti, andarono nel reparto ospedaliero con bambini in coma, senza alcuna speranza, per “chetoacidosi diabetica”.
Questi scienziati andarono da un letto all’altro ed iniettarono ai bambini l’insulina, il nuovo estratto purificato. Quando iniziarono ad iniettare l’ultimo bambino in coma, il primo bambino iniettato aveva già iniziato a svegliarsi. Uno dopo l’altro, tutti i bambini si svegliarono dal loro coma diabetico. Una stanza di morte e oscurità, divenne un luogo di una seconda vita, gioia e speranza.
Il giorno 11 gennaio 1922 per la prima volta l’insulina venne usata per curare il diabete in un essere umano presso l’Università di Toronto sul quattordicenne Leonard Thompson che era ricoverato in ospedale per diabete dal mese di dicembre 1921. Leonard riprende la sua vita di sempre, ma muore nel 1935 a causa di un incidente in moto.
Nel 1978 venne adottato la prima insulina umana ottenuta per via sintetica con molti vantaggi associati, compreso quello di eliminare tutte le possibili reazioni allergiche.