OTTO HEINRICH WARBURG

Nel lontano 1931 il medico tedesco Otto Heinrich Warburg (Friburgo, 8 ottobre 1883 – Berlino, 1 agosto 1970), venne insignito del premio Nobel per la Medicina. Nella motivazione il comitato del Nobel scrisse che lo scienziato aveva apportato un notevole contributo alla conoscenza sulle origini e sui meccanismo dell'”enzima giallo” o (enzima di Warburg). Nel corso delle sue ricerche lo studioso tedesco aveva evidenziato che nel metabolismo dei tumori particolare importanza rivestiva la respirazione cellulare e il coefficiente di acidità. Nella sua ricerca intitolata “il metabolismo dei tumori” dimostra che un tumore perché possa crescere e proliferare ha bisogno di due cose :acidosi (ph elevato) e ipossia (cioè penuria di ossigeno). Se il tessuto di un individuo è scarsamente ossigenato sarà anche acido e viceversa. In chimica il contrario di acido è alcalino e a livello cellulare un tessuto acido respinge ossigeno mentre quello alcalino lo attira. Su questo versante Warburg arriva a dichiarare che se riduciamo il livello di ossigeno ad una cellula del 35% c’è la concreta possibilità che la stessa si trasformi in cellula cancerogena nel giro di 48 ore. Un tessuto sano è quindi sempre ben ossigenato e alcalino  al contrario di uno tumorale che è acido e può sopravvivere in condizione di ipossia cioè di estrema penuria di ossigeno. Wurburg  sosteneva che l’  ingestione di zuccheri raffinati nell’organismo modificasse la normale respirazione cellulare a causa della fermentazione degli stessi che portano ad una anaerobiosi e quindi alla genesi di cellule tumorali. Quattro anni prima di morire cioè nel 1966 a Lindau in Svizzera Wurburg nel corso di una conferenza arriva ad un passaggio fondamentale che riportiamo letteralmente:”Il cancro, ancor più che per altre malattie, ha una serie illimitata di cause secondarie. Ma, anche per il cancro, c’è una causa primaria. Riassumendo in poche parole, la prima causa del cancro è la sostituzione della respirazione dell’ossigeno nelle normali cellule del corpo con la fermentazione dello zucchero”.
Secondo il medico tedesco quindi due sono i fattori che determinano l’insorgenza del cancro: scarsa attività fisica e ingestione di zuccheri raffinati. Al giorno d’oggi il mondo scientifico è sostanzialmente in linea con il grande scienziato tedesco nel constatare come la sedentarietà della vita moderna e soprattutto l’assunzione di cibo non grezzo ma raffinato, siano tra le cause scatenanti per l’insorgenza tumorale. Anche le quantità di cibo attualmente sono sovradimensionate rispetto alle reali necessità dei nostri organismi creando inutili surplus energetici. E allora? Basta cambiare abitudini alimentari per evitare il cancro? Purtroppo le cose non sono cosi semplici. L’alimentazione è un fattore certamente importante ma non decisivo. Recentemente uno studio condotto da Women’s Health Study poi ripreso dalla rivista JAMA ha dimostrato che su un campione di donne che seguivano un regime alimentare sano non si sono potuti riscontrare  dei significativi miglioramenti statistici in termini di malati non solo  di cancro ma nemmeno in termini di malattie cardiovascolari. Allora mangiare sano è inutile?No di certo sostiene Aman Buzdar oncologo della università del Texas ma occorre solo tenere presente che oltre al cibo sano e all’attività fisica esistono anche altri fattori come il codice genetico di ognuno di noi che determina l’insorgenza di una malattia. Ecco perché il futuro della medicina sarà basato sulla individualizzazione delle strategie mediche basate sulla unicità di ognuno di noi.
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Fabio D’Andrea