Tra il 12 e 13 giugno del 1946 si effettua IL COLPO DI STATO. UMBERTO II RE D’ITALIA (Racconigi, 15 settembre 1904 – Ginevra, 18 marzo 1983) lascia la propria patria.
La sera del 12 giugno 1946 alle ore 21 la seduta del governo fu terribile. La seduta venne sospesa e ripresa alle 23,45.
Alcide De Gasperi (Pieve Tesino, 3 aprile 1881 – Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), costretto dalla pressione e forse ricattato dai partiti dichiarò “l’assumere i poteri di capo dello stato puo’ essere considerato un gesto poco ponderato”. De Gasperi lesse il comunicato che assumeva i poteri di capo provvisorio dello stato; l’unico a votare contro, fu Leone Cattani (Rieti, 5 gennaio 1906 – Roma, 29 ottobre 1980). Il colpo di Stato venne compiuto quella sera. La repubblica fu imposta da un governo che non aspettò il responso della cassazione del giorno 18 giugno.
Il 13 giugno Re Umberto II lascio’ la Patria. Da Roma invio’ agli italiani un proclama che spiegava i fatti.