Lo studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano una sfera di attività in cui è permesso di rimanere bambini per tutta la vita. (Albert Einstein)
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Ero piccola, felice e spensierata. Erano gli anni delle prime volte… La prima bici, l’amichetta del cuore, il “primo AMORE”.
Mi accontentavo di poco, del niente, di tutto ciò che poteva essere descritto con una semplice risata. Non esisteva futuro, non c’erano giorni ‘no’, non c’erano le preoccupazioni, c’era ancora tempo per divertirsi e non pensare.
Amavo correre, andare in bicicletta, amavo il sole, giocavo sempre con gli altri. Avevo persino un diario dei segreti dove raccontavo del “VERO AMORE”. Avevo 8 anni. Eppure, ero assolutamente convinta di essere già “grande”.
Avevo le amiche del cuore, ne avevo tante. Avevo sogni, infiniti sogni.
Pensate, ogni giorno avevo un’aspirazione diversa: un giorno sognavo di diventare una bravissima cuoca, un giorno di fare la veterinaria, un altro addirittura di essere una poliziotta.
Ma il tempo passa… Non te ne rendi conto, una mattina ti alzi e ti accorgi che stai crescendo in fretta. Te ne accorgi dal tempo, che una volta sembrava infinito ed ora sembra sempre meno. Ti rendi conto che la bici ha le ragnatele e che le corsette nel prato sono diventate corse da ritardo. E il mondo che tanto ti sembrava bello è diventato reale e che quindi i colori che prima vedevi non sono più cosi vivaci. Il diario dei segreti, si è trasformato in pagine di rimpianti, di lacrime, di delusioni.
Guardi poi quelle foto, le foto degli anni passati, quelle dove c’eri tu e le tue mille amiche, e ora sei li che ti chiedi dove sono finite le altre novecentonovantotto di cui hai perso quasi le tracce.
Sei cresciuta…e crescendo hai visto gente arrivare, gente andare, persone fedeli e persone pronte a voltarti le spalle.
Sei cresciuta, ora è giunto il momento di realizzare, di creare, di progettare un futuro, il tuo futuro.
Hai lasciato il primo amore, hai provato il secondo, il terzo, per renderti conto che ancora di strada ne devi fare…
Avevi sicurezza, eri convinta. Invece adesso tremi, insicura, fragile. Sei il dubbio, l’ansia, la paura, sei tutto quello che hai passato fino ad ora. Prendi i pezzi di un cuore infranto e cerchi di tenerli attaccati, provi ancora, e ti fai nuovamente del male, finché non decidi di cambiare. Decidi di cambiare e torni di nuovo ad essere la stessa.
E ora pensa, ricordi ancora quante cose volevi fare?! Rifletti, guardati e chiediti se di quelle cose hai provato a farne almeno una.
Volevi essere grande. E ora che lo sei, ti senti così piccola.
Sonia Santonastasi