Come da tradizione di famiglia, Umberto I, come il padre, era attratto delle belle donne e si lasciava andare a numerose avventure sentimentali. La più significativa, nonché, grande amore della sua vita, fu la duchessa Eugenia Attendolo Bolognini Litta, conosciuta in una festa di Carnevale nel 1867, conclusa con la nascita del figlio Alfonso, morto in tenera età. Umberto sapeva però che doveva rassegnarsi ad un matrimonio di convenienza, voluto dal padre per ragion di Stato. Infatti, subito dopo la fine della guerra, che aveva portato all’unificazione del Veneto al Regno d’Italia, Vittorio Emanuele II pensò di unirsi con la casata asburgica con un matrimonio politico.
La candidata prescelta fu l’arciduchessa Matilde d’Asburgo-Teschen, che però morì tragicamente, ustionata dall’incendio del suo abito quando cercò di nascondere una sigaretta alla governante. In alternativa, viene proposta come sposa la cugina di Umberto, la diciassettenne Margherita di Savoia, figlia di Ferdinando di Savoia-Genova, fratello del re. Il re d’Italia alla fine acconsentì e ordinò al figlio di fare la proposta alla cugina. Margherita, a tale proposta rispose: Sai quanto sono orgogliosa di appartenere a Casa Savoia, e lo sarei doppiamente come tua moglie!.
Il 22 aprile 1868, si celebrarono le “nozze del secolo” di allora. Umberto e Margherita si sposarono a Torino. Le tappe del viaggio di nozze furono alcune città italiane, onde meglio far conoscere i futuri monarchi italiani al popolo. Dopo un soggiorno nella Villa reale di Monza, i futuri monarchi partirono per un viaggio ufficiale a Monaco di Baviera e a Bruxelles, dove vennero accolti calorosamente.
Rientrata in Italia, la coppia si stabilisce a Napoli, dove la principessa, il’11 novembre 1869, da luce a Vittorio Emanuele, principe di Napoli.
David Zahedi