SAX, ANTOINE-JOSEPH SAX

Continuò la sua attività con passione nonostante le ostilità degli altri fabbricanti di strumenti che lo portarono due volte alla bancarotta. Venne addiritura boicottato con incendi dolosi ed i suoi 200 dipendenti furono intimoriti o lusingati per licenziarsi. Subì numerose aggressioni e venne trascinato in tribunale in diverse occasioni. 

Antoine-Joseph Sax, conosciuto come Adolphe, (Dinant, 6 novembre 1814 – Parigi, 7 febbraio 1894), è stato un musicista, inventore e costruttore di strumenti musicali belga. Famoso soprattutto per l’invenzione del sassofono.

Adolphe Sax, maggiore dei 11 figli, ereditò la passione del padre, Charles-Joseph Sax, un costruttore di clarinetti e fagotti di Bruxelles, che nel 1824 ha il merito di avere brevettato il “Cor omnitonique”, un corno innovativo.
Nel 1928, Adolphe iniziò a studiare
 flauto, clarinetto ed armonia alla “Ecole Royale de Musique” a Bruxelles. Nello stesso periodo, insieme al padre, iniziò a costruire strumenti musicali e, nel 1830 a soli 16 anni, espose le sue prime creazioni, flauti e clarinetti in ebano, all’Esposizione Industriale Belga. 
Adolphe Sax proseguì il lavoro del padre che aveva elaborato una teoria acustica per l’esatto posizionamento dei fori sui legni, migliorando la qualità degli strumenti dell’epoca. Il giovane Adolphe continuò, sempre su base della teoria del padre, a sperimentare, fino al 1844, quando elaborò la sua celebre legge acustica: “il timbro di un suono è determinato dalle proporzioni della colonna d’aria e non dal materiale del corpo che la contiene”
Nel 1834, ventenne, brevettò il suo primo lavoro importante, “Il Clarinrtto”.
Nel 1842, si trasferì definitivamente a Parigi e continuò a lavorare a strumenti di ottoni a pistoni brevettati nel 1843.
Presto si seppe che i suoi strumenti offrivano maggior qualità rispetto agli strumenti simili in uso all’epoca e vennero battezzati
“saxhorns”.
A breve elaborò anche la famiglia delle “saxtrombe” e delle “saxtube”, però con meno fortuna.

Commercialmente, Adolphe Sax, mirava al florido ma difficile mercato delle bande militari, e per dimostrare la superiorità dei suoi strumenti, il 22 aprile del 1845, organizzò, al Champ de Mars, uno “scontro” tra due bande, con 20.000 spettatori ed una giuria qualificata. Il risultato fu che i 45 elementi che suonavano strumenti tradizionali furono surclassati dai 38 elementi di Adolphe Sax.

Nel 1941, unendo l’imboccatura ad ancia semplice del clarinetto, un sistema di chiavi ispirato al clarinetto, all’oboe ed al flauto ed un canneggio conico in metallo, inventò il sassofono. Questa invenzione, concepita per bande e orchestre, è considerata la sua più grande creazione. Una miscela di componenti che permettono un grande volume di suono, paragonabile a quello degli ottoni. Il Sassofono fu poi protagonista di una grandissima e veloce espansione in moltissimi generi musicali, soprattutto grazie alle sue doti di espressività e duttilità.
La famiglia completa (sopranino, soprano, contralto, tenore, baritono, basso e contrabbasso) venne poi brevettata e presentata il 22 giugno del 1846, uniti al alcuni brevetti parziali del 1838.
Brevettò una seconda famiglia, con meno fortuna, destinata anche essa ad un uso prevalentemente orchestrale, ad oggi è assai rara. Il compositore Hector Berlioz elogiò più volte lo strumento, iniziando da un celebre articolo del giugno 1842 fino al lusinghiero capitolo dedicato al saxofono nel celebre “Trattato di strumentazione”.
Sax fu anche il primo insegnante di saxofono al Conservatorio Superiore di Parigi, dal 1857 fino alla sua chiusura nel 1870 a causa della guerra franco-prussiana.
Nel 1844, in Italia, anche il Conservatorio di Bologna, dietro l’insistanza di Gioachino Rossini, iniziò ad utilizzare le creazioni di Sax.
Adolphe Sax, oltre all’attività di inventore, costruttore ed insegnante, fondò e diresse una piccola casa editrice, si dedicò alla riorganizzazione delle bande militari, fu arrangiatore,
 compositoreesecutore sui suoi strumenti e maestro di banda. Progettò pelli impermeabili per strumenti a percussione e timpani senza bacino così come sale da concerto e addirittura macchine per aerosol. Il suo mestiere era valorizzare il suono.
Le difficoltà della vita e lo stress gli provocarono dei problemi di salute: soffrì infatti di cancro al labbro superiore nel 1858. Invece di un rischioso intervento chirurgico preferì una pianta indiana che pare lo guarisse miracolosamente aumentando le maldicenze sul suo conto.
Morì in miseria nel 1894 a Parigi e fu sepolto nel Cimitero di Montmartre.

Adele Baschironi