Avrebbe detto William Shakespeare: “Fa male o non fa male? questo è il dilemma”.
Se fate una ricerca sulla “sigaretta elettronica”, troverete una serie di articoli che “dicono e non dicono”, creando confusione e in qualche modo equiparando il fumo di tabacco a quello elettronico con semplice vapore….il motivo può essere uno solo: se il fumo elettronico dovesse soppiantare quello di tabacco, così come sta accadendo in tutti i paesi civilizzati del mondo, andrebbe a farsi benedire uno dei piu’ grossi business dello Stato italiano e del mondo. E questo ci porta a considerare le dichiarazioni del Ministero della salute interessata e quindi poco attendibili.
Molti già parlano di bufala: dichiarare che siano dannose alla salute come il tabacco. C’è da considerare che l’interesse del tabacco è grandissimo sia per le multinazionali che per i monopoli che producono sigarette.
LA SIGARETTA ELETTRONICA E’ STATA IL REGALO PIU’ DESIDERATO E VENDUTO
PER IL NATALE 2012!!!
E’ innegabile che quello della sigaretta elettronica è già diventato un business. Sono apparse in migliaia di negozi e i numeri parlano chiaro: le persone, anche se insicure del risultato, provano curiosità per le e-cigarettes e fanno l’acquisto.
Anche la TV ha dato il suo contributo alla pubblicità del prodotto, con spot in prima serata.
E allora perché per esprimere il parere negativo si è aspettato che la gente iniziasse ad acquistare in massa? Cosa c’è sotto?
Se non serve a smettere di fumare, allora perché le statistiche dicono che molti ci stanno riuscendo?
Un altro dubbio sulla trasparenza dello Stato, quello stesso che prima resta in silenzio, aspettando che il business abbia inizio, e poi parla di trasformarlo in un dispositivo medico, da trattare quindi come i cerotti e la gomma da masticare.
“Crea Dipendenza poiché contiene Nicotina” “Può essere usata dai più giovani perchè facilmente reperibile in rete”. Queste sono le parole espresse dal Consiglio Superiore della Sanità riguardo la tanto discussa Sigaretta Elettronica.
E’ assurdo per uno Stato che non divulghi una certezza. Fa male o no?
L’ipotesi che lo Stato intaschi meno dal calo delle vendite dei tabaccai è da valutare, e di conseguenza meglio lasciare tutto in dubbio.
Alessia Makary