Da oggi, per VeniVidiVici l’argomento il vino, cultura e tradizione antica europea, è seguita da Andrea Gori, sommelier per tradizione e passione.
Anche se è difficile riassumere in poche righe un personaggio poliedrico ed energico come lui, vogliamo oggi cercare di delineare il tipo di apporto che potrà dare alla nostra rubrica, IL PALATO, destinata alla degustazione di cui si occuperà, da oggi, in particolare nel settore del vino.
Andrea Gori è un toscano e come tale ha in sé tutte quelle caratteristiche dell’uomo rinascimentale ossia la formazione a bottega e la capacità di saper coniugare diversi saperi.
La “bottega” di Andrea è stata principalmente la trattoria di famiglia da Burde dove ha potuto assorbire fin da piccolo l’aria del buon cibo e del buon vino. La seconda “bottega” è stata l’università di Firenze, dove si laurea in biologia mentre la terza e ultima (per ora) “bottega ” quella del mondo legato all’arte del sommelier. Una diversità di saperi che Gori riesce a integrare con un strumento rappresentato dall’informatica di cui è appassionato. I tradizionalisti a questo punto chiederanno cosa c’entra l’informatica con un buon vino e Andrea da appassionato di nuove tecnologie lo spiega in diverse videointerviste nel suo sito www.vinodaburde.com e nel blog che cura da anni. Ma noi di Venividivici glielo chiediamo anche oggi:
Andrea il miglior computer del mondo non potrà mai darci la gioia di degustare un buon vino e allora cosa c’entra l’informatica nel tuo lavoro di sommelier?
Il vino è sempre stato ma lo è ancora più oggi comunicazione e dialogo tra le persone attorno al vino stesso e riguardo le emozioni che suscita quindi è normale che l’informatica e il web che oggi sono la comunicazione, sembri fatta apposta per raccontare un vino
Nel tuo lavoro hai raggiunto traguardi importanti come arrivare ad esempio secondo al campionato europeo del 2006 ma sei anche un validissimo scrittore di libri e giornalista di settore. Quale sarà il contributo che intendi dare a Venividivici?
Un taglio pop e curioso al mondo del vino nello stile di rendere il vino semplice da capire e da gustare ma senza banalizzarlo. Sembra facile ma non lo è!
Venividivici ama l’eccellenza e la qualità in tutti i campi, pensi di dedicarti alla recensione di grandi vini ci sarà spazio per qualche illustre sconosciuto?
Come in ogni settore i grandi classici sono fondamentali per capire chi parla di vino ma in realtà ci sono migliaia di vini ancora da scoprire che si rivelano eccezionalmente gustosi e adatti a certe situazioni in cui non lo avremmo immaginato. Il mondo del vino è fantastico proprio perchè è una continua scoperta, io dico sempre che bere due volte lo stesso vino per quanto eccezionale è una perdita di tempo…
Se avessi una bacchetta magica e potessi inventare un applet per il mondo del vino che cosa vorresti che facesse?
Che leggesse le etichette e trovasse informazioni dettagliate su come è fatto il vino e riportasse alcuni giudizi in merito alla bottiglia, che mi aiutasse ad archiviare i vini che assaggio (magari importando le foto da instagram o altre applicazioni simili) e che mi guidasse nella ricerca del posto più vicino dove comprare o bere una certa etichetta o una certa tipologia. Ovviamente poi per ogni vino vorrei i possibili abbinamenti con ricette e una database di ricette con gli abbinamenti fatti.
App del genere esistono ma a ciascuna manca un pezzetto, in realtà non so se ce la faranno mai a fare la App definitiva!
Siamo alla fine del 2012 quale stato il tuo “vino rivelazione” di quest’anno?
Forse il Rossese di Dolceacqua, una DOC poco conosciuta ma che ha dimostrato di farsi valere e rispettare in ambiti estranei al luogo dove nasce ed oggi è capace di stare su molte tavole blasonate senza complessi di inferiorità.
Arman Golapyan