Quando le chiesero di rivelare i suoi segreti di bellezza, scrisse questo bellissimo testo che venne poi letto al suo funerale:
“Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone.
Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l’affamato.
Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno.
Per avere un bel portamento, cammina sapendo di non essere mai sola, perchè coloro che ti amano e ti hanno amato, ti accompagnano.
Le persone, ancora più che gli oggetti, hanno bisogno di essere riparate, viziate, risvegliate, volute e salvate: non rinunciate mai a nessuno.
Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia. Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri.” (Audrey Hepburn)
L’attrice britannica, Audrey Kathleen Ruston, nota come Audrey Hepburn (Bruxelles, 4 maggio 1929 – Tolochenaz, 20 gennaio 1993), è riconosciuta come la più bella ed elegante della storia del cinema, dotata di una vena di ingenuità e di freschezza che la rendono unica.
E’ stata vincitrice di un Oscar, di tre Golden Globe, di un Emmy, di un Grammy Award, di quattro BAFTA, di due premi Tony e di tre David di Donatello. La Hepburn fu, inoltre, una delle figure di spicco del cinema statunitense degli anni 50 e 60.
Figlia di un banchiere inglese e di una baronessa olandese, trascorre la sua adolescenza fra Belgio, Paesi Bassi e Regno Unito. Di famiglia agiata, frequenta la scuola di ballo, sognando di diventare come quella grande danzatrice. Negli anni della guerra deve a lungo soffrire la fame, probabilmente la sua struttura fisica, così snella e flessuosa, si è determinata quando la ragazza dovette cibarsi solo di cose povere. “Si dice che per un periodo lei e la sua famiglia non trovarono di meglio per cibarsi che bulbi di tulipano”.
Viene notata per prima dalla scrittrice Colette, un mostro sacro della cultura del Novecento. La vuole subito come protagonista della sua commedia teatrale “Gigi”, tratta da un suo romanzo.
La bellezza non è l’unico elemento che la consacra regina di Hollywood. Alle spalle vi è anche un’indiscutibile bravura, tale da venir richiesta da tutti i maggiori registi del tempo.
In seguito, a soli ventidue anni, ottiene un ruolo di principessa birichina nel film “Vacanze Romane” accanto a Gregory Peck, di William Wyler. Il film le porta anche un Oscar come miglior attrice protagonista.
– Nel 1954, interpreta nel film “Sabrina”, di Billy Wilder, con Humphrey Bogart, uno dei film più belli che oggi la storia del cinema ricordi, che le da l’immortalità cinematografica.
Interpreta altri successi come “Arianna”, “Colazione da Tiffany” con George Peppard, “My fair lady”, “Verdi dimore”, “Guerra e pace”, “Come rubare un milione di dollari e vivere felici”, “Storia di una monaca”, “Robin e Marian”; e, ancora, “Due per la strada” e “Cenerentola a Parigi” con Fred Astaire. e altri interminabili successi.
– Nel 1954, si sposa con Mel Ferrer che gli darà il suo primo figlio, Sean.
– Nel 1969, in una relazione clandestina con il medico italiano Andrea Dotti nascerà il secondo figlio, Luca. –
Nel 1981, finalmente, trova la sua anima gemella, Robert Wolders, ex-marito di Merle Oberon.
Si ritira dalle scene per dedicarsi attivamente, negli ultimi anni di vita, al volontariato, tanto da essere nominata ambasciatrice UNICEF.
Audrey Hepburn muore, in svizzera, di cancro al colon a 64 anni, il giorno 20 gennaio 1993.
Alessia Marcon