HARRISON FORD

Grazie alla sua classe e ai suoi personaggi, entrati con grande merito nella storia del cinema, è diventato una vera icona, uno degli attori più affermati di Hollywood.
Harrison Ford (Chicago, 13 luglio 1942) è un attore statunitense che tra la fine degli anni settanta e l’inizio dei novanta ha partecipato ad alcuni dei film statunitensi di maggiore successo di quel periodo. Il suo personaggio spesso interpreta un eroe duro, deciso ma abbastanza autoironico. 

Harrison, figlio di un irlandese cattolico e di una ebrea russa, durante l’ultimo anno delle scuola superiore presta la voce della stazione radio della Maine Township High School di Park Ridge in Illinois. Dopo questa esperienza, prosegue poi i suoi studi e appena un mese prima dalla laurea abbandona gli studi per trasferirsi a Los Angeles con l’idea di diventare un attore.
Il suo primo impiego è stato ai grandi magazzini Bullock’s come addetto ad un reparto per la produzione di carta da parati. Mentre, la sua prima apparizione sullo schermo fu in “Alle Donne piace Ladro” una commedia di scarsa qualità, di Bernard Girard, nella quale ha una parte di 20 secondi.
Successivamentem, Harrison Ford firma un contratto con la Columbia dove viene obbligato ad usare il nome Harrison J Ford, per distinguerlo dall’Harrison Ford, attore del cinema muto. Viene poi scartato per il ruolo del protagonista in “L’Amante Perduta” di Jacques Demy. A questo punto, deluso, abbandona il mondo del cinema e si mette a fare il falegname, lavoro che gli riesce con discreto successo tanto da diventare noto tra i divi e i produttori di Hollywood. Come falegname mentre ripara il tetto della casa del produttore Fred Harrison, quasi per magia, nel 1973, si ritrova sul set di “American Graffiti” di George Lucas. Proprio grazie a Lucas diventa famoso in tutto il mondo con il personaggio di Han Solo nella prima trilogia di Star Wars.
Da allora tutti i suoi film sono stati un continuo successo. Ma la consacrazione definitiva arriva nei panni di Indiana Jones, l’avventuroso archeologo creato da Steven Spielberg che incarna i tipici eroi dei fumetti. 
Nel 1985, arriva la prima nomination all’Oscar e al Golden Globe per “Witness – Il testimone” di Peter Weir. Altre tre candidature per i Golden Globes con i film “Mosquito Coast”, “Il fuggitivo” e “Sabrina”. Altri film degni di nota sono “Presunto innocente” e “Le verità nascoste”.
Nella sua carriera ha rifiutato il ruolo di Russell Crowe in “Rapimento e Riscatto”, di George Clooney in “La Tempesta Perfetta” e di Mel Gibson in “Il Patriota”.
Nel 2002, vince il premio Cecil B. DeMille alla carriera durante la cerimonia dei Golden Globes. Sempre nello stasso anno è presente alla Mostra del cinema di Venezia con il film fuori concorso “K 19” di Kathryn Bigelow.
Riservato nella sua vita privata, ha vissuto nel suo ranch a Jackson Hole, nel Wyoming, con la seconda moglie Melissa Mathison, sceneggiatrice di “E.T.”, sposata nel 1983, dalla quale ha avuto due figli. I due hanno divorziato nel 2002. La prima moglie era Mary Marquardt, sposata nel 1964, da cui ha divorziato nel 1979. Con lei ha avuto i primi due figli, Benjamin e Willard, di cui uno lo ha reso nonno.
Nel 2010, si sposa con l’attrice Calista Flockhart famosa in Italia per la serie TV “Ally McBeal”.
Nel tempo libero si diletta ancora come falegname e gioca a tennis. Possiede un elicottero e alcuni aerei con cui pratica il volo acrobatico. 

David Zahedi