RICHARD GERE


Alto, con il volto dai lineamenti regolari e un fisico atletico, ha dato vita a figure di anti-eroi inquieti, spesso degli outsider, dotati di un forte sex-appeal. 
Richard Tiffany Gere (Philadelphia, 31 agosto 1949) è un attore statunitense dalla sensualità leggendaria, un tipo che invecchiando diventa sempre più diventa sexy. Infatti, nel 1999, a cinquant’anni, la celebre rivista “People” lo ha riconosciuto come “uomo più sexy del pianeta”.
Richard Gere, figlio di agricoltori, si distingue durante il liceo come campione di ginnastica e suonatore di tromba.
 La sua curiosità e voglia di ricerca lo porta ad iscriversi alla facoltà di filosofia dell’Università del Massachusetts ma dopo poco tempo abbandona l’università per dedicarsi al teatro, che a breve diventa la sua attività a tempo pieno. Presto la sua bellezza e bravura lo portano a debuttare a Broadway, in “Grease”. Il successo riscontrato è clamoroso e lo porta presto verso il cinema. 
Nel 1975, debutta nel cinema con “Rapporto al capo della polizia” e nel 1977, due anni dopo, è magistrale nel delineare il ritratto di un giovane dissoluto in “In cerca di Mr. Goodbar”.
Nel 1980, dopo i primi successi, raggiunge la popolarità internazionale, grazie al “American gigolo”, consacrandosi come il nuovo sex-symbol del cinema americano.
Dopo questi grandi successi, Gere viene ben presto schiacciato dal suo arrogante cliche’ come nel “Power” e “Nessuna pieta’” ma anche il noir “Affari sporchi” dove Gere si cala, per la prima volta, nei panni di “villain”.
Poi, fortunatamente, arriva l’inatteso e clamoroso successo di “Pretty woman” con Julia Roberts che lo riporterà agli onori, se non dell’arte recitativa, della cronaca. 
Nel 1991, sposa la splendida modella Cindy Crawford: i due divorzieranno nel 1995.
In questi anni, d
iventa vegetariano e si converte al buddismo e viaggia per l’Asia. E’ sempre in prima fila nella lotta contro l’Aids. 
Intanto arrivano i nuovi suoi successi come “Il primo cavaliere”, “Schegge di paura”, “Angolo rosso”, “Se scappi ti sposo”, “The Jackal” e “Autumn in New York”. Ci vorrà però un regista del calibro di Robert Altman per donargli una performance ispirata ne “Il dottor T e le donne” del 2000.
Nel 2000, la compagna Carey Lowell lo rende padre del figlio Hemer James Jigme. La coppia si sposa poi nel 2002.
Tra i film successivi sono da ricordare il pluripremiato musical “Chicago” del 2002, di Rob Marshall, soggetto di Bob Fosse, con Renée Zellweger e Catherine Zeta-Jones, “Shall We Dance?” del 2004, con Susan Sarandon e Jennifer Lopez, “The Hunting Party” del 2007 che racconta di tre giornalisti sulle tracce di Karadzic, introvabile criminale di guerra bosniaco che nella realtà verrà arrestato nel 2008.
Nel 2009, recita nei film “Hachiko – Il tuo migliore amico”, e “Amelia” che racconta la vita e l’impresa di Amelia Earhart, interpretata da Hilary Swank.

Alessia Marcon