E’ la festività cristiana più amata e sentita, oggi estesa all’ambito laico con festeggiamenti e scambi di doni che coronano una tradizione ormai segnata da figure e abitudini estranee alla celebrazione religiosa, come Babbo Natale e la decorazione dell’albero. Il Natale richiama la natività di Gesù Cristo, la manifestazione divina in veste umana, ricordata, sotto il profilo religioso, attraverso quattro celebrazioni liturgiche tra la notte della Vigilia e il mattino del 25 dicembre. Si tratta però di una data simbolica: non sappiamo realmente quando Gesù sia nato, ma abbiamo testimonianza della menzione della data verso il III-IV secolo, quando andò a sostituire progressivamente la festività pagana del Natalis Solis Invicti. L’aggiuntiva coincidenza con i festeggiamenti per il solstizio invernale e con i saturnali romani non ha fatto altro che contribuire probabilmente alla canonizzazione della data. Nonostante l’origine “pagana” sia alquanto accreditata, soprattutto per l’assimilazione della simbologia solare (attribuita a Cristo), è stata avanzata inoltre la possibilità che la festività sia stata derivata dalla tradizione ebraica o da altre religioni precedenti al cristianesimo. Oggi, il Natale è stato in larga parte sdoganato dall’origine religiosa, divenendo un’occasione di scambio di regali e un momento da condividere con gli affetti famigliari: è la festività dei bambini, dell’attesa, della solidarietà. È il giorno di Babbo Natale, il portatore di doni ereditato dal Medioevo, dove nasce come Sanctus Nicolaus (da San Nicola di Bari), esportato successivamente negli Stati Uniti nella veste di Santa Klaus. Questa figura tanto amata dai bambini si è caricata della tradizione dello scambio di doni, un uso già consolidato in tempi precedenti.L’immagine di Babbo Natale, standardizzata in quella di un vecchio panciuto dalla lunga barba bianca, vestito di rosso e in viaggio con una slitta trainata da renne, è il più conosciuto simbolo natalizio al mondo. Ma sono molte altre le tradizioni locali: il presepe cristiano , inventato da San Francesco d’Assisi e allestito nelle case come rievocazione della Natività e dell’Epifania (visita dei Magi), l’albero natalizio, addobbato con luci e decori secondo l’usanza derivata dal Nord Europa, il calendario dell’Avvento desunto dall’ambito tedesco, i canti tradizionali (quali Jingle Bells, Bianco Natal, Adeste Fideles, Tu scendi dalle Stelle). Le case di tutto il mondo, nel mese di Dicembre, si riempiono di decori, doni, luci…un’atmosfera magica che richiama l’intimità del clima famigliare e il calore domestico, contro il rigido inverno. Un’immagine del tutto estranea ad alcuni luoghi del mondo: in Australia, per esempio, Natale cade in piena estate e viene trascorso in spiaggia, tra le tavole da surf. Ma non dimentichiamo le prelibatezze culinarie legate alla tradizione natalizia, una miriade di usanze che variano da paese a paese: in Italia il panettone, pandoro, zampone e cotechino, torrone, in Germania lo Stollen e i biscotti natalizi, in Francia gli arrosti misti, negli Stati Uniti la Christmas Cake e il tacchino ripieno…
Natale, una tradizione lunga due millenni
Un menù delizioso che riempie le tavole di tutto il mondo, dando un notevole impulso al motore economico, grazie agli acquisti compiuti per imbandire i banchetti natalizi e per il tradizionale scambio di doni: tutti i settori merceologici vantano nel mese di dicembre un aumento delle vendite, registrando incassi notevoli, portati ai vertici con i saldi post-natalizi.
Federica Gennari