ALESSANDRO MAGNO, IL CONQUISTATORE

“Quando il suo sarcofago fu tratto fuori dal sepolcro, Augusto fissò il corpo, pose sul coperchio di vetro una corona d’oro e vi sparse sopra dei fiori in segno di venerazione. Richiesto se volesse vedere anche la salma di Tolomeo, rispose «Desideravo vedere un re, non dei cadaveri”.
Alessandro III noto come Alessandro Magno, conosciuto anche comeAlessandro il Grande, Alessandro il Conquistatore o Alessandro il Macedone (Pella, 20 luglio 356 a.C. – Babilonia, 10 o 11 giugno 323 a.C.), considerato uno dei più celebri conquistatori e strateghi della storia, fu re di Macedonia a partire dal 336 a.C., successore del padre Filippo II. Il termine “magno” deriva dal latino magnus che significa per l’appunto “grande”, che in greco antico si traduce con il termine “mégas”.
Le sue vittorie sui campo di battaglia accompagnano la diffusione universale della cultura greca, non come imposizione ma come integrazione con gli elementi culturali dei popoli conquistati. Storicamente si identifica questo periodo come l’avvio al periodo ellenistico della storia greca.
Alessandro, passata alla storia per avere un occhio di colore azzurro e uno di colore nero, nasce dall’unione del re Filippo II di Macedonia e della moglie Olimpiade, principessa di origine epirota, discendente di Achille, l’eroe omerico. Secondo la leggenda, in parte alimentata da Alessandro stesso dopo essere salito al trono, il suo vero padre sarebbe stato lo stesso dio Zeus.
All’epoca della nascita di Alessandro, sia la Macedonia che l’Epiro sono ritenuti stati semibarbari, alla periferia settentrionale del mondo greco. Filippo diede al figlio un’educazione greca e, dopo Leonida e Lisimaco di Acarnania, sceglie come suo maestro il filosofo greco Aristotele, che lo educa insegnandogli la scienza e l’arte, gli prepara appositamente un’edizione annotata dell’Iliade. Aristotele resterà legato a re Alessandro per tutta la vita, sia come amico che come confidente.
Tra i numerosi aneddoti che riguardano il mito di Alessandro Magno vi è quello in cui si narra che da giovane, all’età di dodici anni riesce a domare da solo Bucefalo, il cavallo che lo accompagna nelle sue battaglie. Il modo in cui doma il cavallo si basa sull’arguzia di avere colto la paura dell’animale per la propria ombra, infatti si dice che Alessandro lo mette con il muso rivolto verso il sole prima di salire sulla sua schiena.
– Nel 340 a.C., a soli sedici anni, durante una spedizione del padre contro Bisanzio gli viene affidata la reggenza in Macedonia. Due anni più tardi Alessandro guida la cavalleria macedone nella battaglia di Cheronea.
– Nel 336 a.C., re Filippo viene assassinato da un ufficiale della sua guardia durante le nozze della figlia Cleopatra con il re Alessandro I d’Epiro. Secondo il racconto di Plutarco pare che sia Olimpiade che il figlio Alessandro fossero a conoscenza della congiura.
Dopo la morte del padre Alessandro viene acclamato re dall’esercito. A 20 anni si impegna a consolidare il suo potere, facendo sopprimere i possibili rivali al trono.
In soli dodici anni di regno conquista l’Impero Persiano, l’Egitto ed altri territori, spingendosi fino all’odierno Pakistan, Afghanistan e India settentrionale.
Il 10 giugno del 32 a.c., muore nella città di Babilonia, forse avvelenato, o per la malaria.
Dopo la morte, l’impero viene suddiviso tra i generali che lo avevano accompagnato nelle sue conquiste.
Lo straordinario successo di Alessandro Magno, il Conquistatore, sia in vita ma ancor più dopo la sua morte, ispira una tradizione letteraria in cui appare come un eroe mitologico, assimilabile alla figura dell’Achille omerico. 

David Zahedi