GINO BARTALI, L’EROE DELLE DUE RUOTE


Il suo nome compare fra i 634 “GIUSTI TRA LE NAZIONI” italiani. Trasportò per gli ebrei, all’interno della sua bicicletta, dei documenti falsi di nuove identità; inoltre, durante l’occupazione nazista nascose, nella sua cantina, una famiglia ebrea fino all’arrivo degli Alleati.
Gino Bartali (Ponte a Ema, 18 luglio 1914 – Firenze, 5 maggio 2000), vincitore del Giro d’Italia del 1936, 1937 e 1946), di Tour de France del 1938 e 1948, 
 fu un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano.  A tredici anni inizia a correre in bici insieme al fratello, che purtroppo morirà in un incidente nel 1936.
Campione del ciclismo eroico di una volta, Gino Bartali è stato probabilmente il più famoso e fiero rivale dell’amico Fausto Coppi e, proprio come per il suo avversario, la sua carriera venne interrotta dalla seconda guerra mondiale quando per entrambi era il momento migliore di esprimersi nel campo agonistico. I due furono anche compagni di squadra, la Legnano. Si sono separati per difendere i colori delle principali industrie: la Legnano appunto e la Bianchi.

Insieme, avevano spaccato l’Italia in due, creando delle inestinguibili quanto leali fazioni fra sostenitori dell’uno e tifosi dell’altro, i due scrissero con le loro battaglie alcune delle più famose pagine della storia del ciclismo.
Coppi e Bartali: due rivali, due amici, due atleti solidali fra loro. Sul loro rapporto c’è una famosa fotografia, quello del discusso e famoso passaggio della borraccia al Tour de France del 1952: un’immagine che è diventata per tutti il simbolo della solidarietà.
Purtroppo, la carriera e vita dello sfortunato Coppi viene interrotta dalla malaria. Ma la carriera ciclistica di Gino Bartali fu una delle più lunghe e piene di successo nella storia del ciclismo. Venne soprannominato “l’intramontabile”, iniziò nel 1935, quando si laureò campione d’Italia, fino al 1954: ventisette anni sempre in sella e sempre con lo stesso entusiasmo. 
Sulle sue imprese sono stati scritti libri, centinaia di articoli e anche canzoni, come quella celeberrima di Paolo Conte. Avaeva la fama di un uomo di gran cuore e di indimenticabile schiettezza, semplice nel senso più alto del termine, profondamente amato per la sua purezza.

Le vittorie più importanti di Gino Bartali:

– 2 Tour de France del 1938 e 1948.
– 3 Giri d’Italia del 1936, 1937 e 1946.
– 4 Milano-Sanremo del 1939, 1940, 1947 e 1950.
– 3 Giri di Lombardia del 1936, 1939 e 1940.
– 2 Giri di Svizzera del 1946 e 1947.
– 4 maglie di campione d’Italia del 1935, 1937, 1940 e 1952.
– 5 Giri della Toscana del 1939, 1940, 1948, 1950 e 1953.
– 3 Giri del Piemonte del 1937, 1939 e 1951.
– 2 campionati di Zurigo del1946 e 1948.
– 2 Giri dell’Emilia del 1952 e 1953.
– 2 Giri della Campania del 1940 e 1945. poi la
– Coppa Bernocchi del 1935.
– Tre Valli Varesine del 1938.
– Giro di Romandia  del 1949.
– Giro dei Paesi Baschi del 1935.

– 12 tappe del Tour de France e indossato 20 maglie gialle.
– Al Giro ha vinto 17 tappe e portato 50 volte la maglia rosa.

Dal 1931 al 1954 corse 988 gare, ne vinse 184. 

Francesco Veramini