La Vespa è un modello di scooter della Piaggio, brevettato, durante la seconda guerra mondiale, su progetto dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio.
La Vespa, è forse la più grande innovazione nel settore motociclistico, che con facilità è dibentato un successo planetario. L’innovazione consisteva nella presenza di una carrozzeria portante, che sostituiva il telaio e che copriva integralmente il motore e le parti meccaniche principali, con l’intento e risultato di una protezione efficace.
Altra innovazione, che sottolineava la sempicità e nello stesso tempo la genialità del progetto, consisteva nella posizione del motore posteriore che consentiva la trasmissione diretta dal cambio alla ruota posteriore senza catena.
Il suo prototipo iniziale, MP5 Paperino, fu concepito in provincia a Biella quando, durante la seconda guerra mondiale, gli stabilimenti vennero trasferiti in Piemonte, luogo ritenuto più sicuro rispetto ai bombardamenti alleati. Il progetto fu però poi accantonato e il modello non venne più prodotto e commercializzato.
Il 29 marzo 1946, viene presentata la prima Vespa, 98 cm³ di cilindrata, motore a due tempi, tre marce, potenza massima di 3,2 cavalli, che le permetteva una velocità massima di 60 km/h e il superamento di pendenze del 20%. Per la presentazione di questa novità, Enrico Piaggio si fece ospitare nelle concessionarie della Lancia, anche per sottolineare il telaio-carrozzeria a scocca portante, sperimentato da Vincenzo Lancia, nel 1923, sul modello Lambda. I 100 esemplari pre-serie esposti andarono a ruba e si diede avvio alla produzione in serie di un primo lotto di 2.500 esemplari, 2.181 dei quali furono venduti subito nel 1946, risultato che viene migliorato, nel 1947, raggiungendo i 10.535 Vespa vendute.
A breve, la Vespa, oltre ad essere un pratico mezzo, diventa anche uno dei prodotti di disegno industriale più famosi al mondo nonché più volte utilizzato come simbolo del design italiano. E’ stata esposta nei musei di design, arte moderna, scienza & tecnica e trasporti di tutto il mondo. Fa parte della collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York.
Francesco Veramini