Rolling Stones

Li considerano gli inventori del Rock, il gruppo che meglio di chiunque altro è riuscito a carpire il lato oscuro del blues tradizionale e a svilupparlo in un genere musicale innovativo, fatto di suoni sporchi, melodie aggressive, testi che affrontano, non senza ironia, le problematiche sociali e i drammi della vita contrapponendosi al buonismo dell’amore cantato dalla pop music. 

La nascita artistica dei Rolling Stones

Un fenomeno commerciale unico, un vero e proprio marchio di fabbrica della musica che in più di mezzo secolo è stato in grado di generare miti e leggende. I Rolling Stone sono l’esempio che è la musica a cambiare il mondo e non viceversa; Mick Jagger e Keith Richards venivano entrambi dal Kent; il primo era uno studente amate del canto e del rhythm & Blues, il secondo un impiegato con la passione della chitarra e gli assoli di John Lee Hooker. I due si imbattono in un vero talento, Brian Jones, un giovane irriverente dal look provocatorio e tendenze autolesioniste, amante del sound esplosivo di Charlie Parker e in grado di suonare qualsiasi strumento musicale. Tutti e tre frequentano l’ “Ealing Blues Club” dove insieme al pianista Ian Stewart, al bassista Bill Wyman e al batterista Charlie Watts decidono di fondare i Rolling Stones. Il successo è immediato, il pubblico londinese, che assiste per la prima volta ad un vero e proprio show, si innamora di loro. Nel ’63 incidono le prime cover, l’anno seguente, in primavera, esce l’album di esordio omonimo che ha un successo straordinario. I Rolling Stones avevano rotto gli schemi, avevano frantumato gli argini che separavano il blues nero dal rock dei bianchi creando una miscela esplosiva eterna.

I maggiori successi dei Rolling Stones

Da lì in poi è tutto un crescendo, album come “Heart Of Stone”, “Little Red Rooster” e “Now” li rendono famosi oltreoceano. Poi i capolavori firmati Jagger e Richards come: “The Last Time”, “Satisfaction”, “Get Off Of My Cloud” e “Fortune Teller” sono esempi di uno stile musicale aggressivo, sensuale, ipnotico. Mentre i Beatles portavano fiori alla regina a Buckingham Palace i Rollins Stones urinavano per strada e urlavano la loro rabbia in faccia alla gente.
Non mancano le melodie dolci come “Play With Fire” e “Lady Jane” nè tantomeno pezzi psichedelici come “Between The Buttons”, “Their Satanic Majesties Request”. Ovunque c’è un loro concerto ci sono disordini, tafferugli e la polizia deve intervenire. Gli stessi membri del gruppo vengono più volte fermati per abuso di droghe e alcool. Il successo aumenta a dismisura, la produzione musicale è impressionante Mick Jagger non è solo l’icona di un mondo emarginato, è un esempio di libertà e un idolo per le donne.

La morte di Jones e le nuove sonorità dei Rolling Stones

La morte di Jones segna un cambiamento di stile e l’abbandono delle sonorità psichedeliche. “Sticky Fingers”(1971) contenente la bellissima “Brown Sugar” è un magnifico esempio del loro ritorno alle radici blues. Tengono concerti in tutto il mondo, registrano il tutto esaurito al Madison Square Garden e sono il primo complesso a entrare nella Hall Of Fame(1984). Intanto il tempo continua a imporre cambiamenti alla band; nel ’74 il chitarrista Ron Woods rimpiazza Taylor, nell”85 muore l’organista Ian Stewart, nel ’92 il bassista jazz Darryl Jones sostituisce Wyman e il gruppo continua a sfornare album di successo come Tattoo You(1981), Undercover(1983), Dirty Work(1986), Steel Wheels(1989), Voodoo Lounge(1994), A Bigger Bang(2005). Il 12 Novembre 2012, in occasione del loro 50° anniversario, è prevista la pubblicazione di una raccolta dei più bei brani del gruppo intitolata “Grrr!”

 

Adele Baschironi