Per il ciclo“le fotografie che hanno fatto la storia” vi proponiamo l’immagine del 16 febbraio 1923 quando venne scoperta la tomba del faraone Tutankhamon (1341 a.C. circa – gennaio/febbraio 1323 a.C. circa), la più grande scoperta archeologica del XX secolo.
Il sogno dell’archeologo Howard Carter (Londra, 9 maggio 1874 – Londra, 2 marzo 1939) era l’ambizioso progetto di scavare nella Valle dei Re alla ricerca delle tombe dei due faraoni della XVIII dinastia non ancora scoperte: quello del Amenothep IV – Akhenaton (Tebe, 1375 a.C. circa – Akhetaton, 1334/1333 a.C. circa), il faraone eretico, e il suo successore e figlio Tutankhamon.
Il progetto di Carter iniziò nell’autunno del 1917, senza alcun risultato per cinque anni. Per gli insuccessi e il superamento del budget, scemarono l’entusiasmo dei finanziatori che giunsero all’idea, nell’estate del 1922, di non proseguire più con l’impresa. Ma Carter, ancora entusiasta, riuscì a convincerli a concedergli ancora una stagione, il tempo necessario per scavare l’ultimo settore da esplorare.
Così, il 3 novembre ripresero gli scavi in quest’ultimo settore, di fronte alla tomba di Ramesse VI. Il secondo giorno di scavo, riaffiorò un gradino che presto si rivelò fare parte di una scala che portava ad una porta con i sigilli della necropoli, segno che non era mai stata violata nelle migliaia di anni dalla sua chiusura.
Il 26 novembre Howard Carter, di fronte alla porta rimasta inviolata dal XIV secolo a.C., disse: “Vedo cose meravigliose.” Per ispezionare l’interno venne fatto un foro e si poté appurare che il corredo funerario era intatto. Il giorno seguente venne finalmente aperta la porta rivelando così tutta la grandiosità del corredo compreso il sarcofago.
Il 16 febbraio del 1924, alla presenza di Carter, venne aperto il sarcofago che rivelò all’interno la mummia intatta del faraone bambino contenuta in un sarcofago d’oro massiccio del peso di circa 110 kg, con il volto coperto da una maschera d’oro massiccio riproducente le sembianze del defunto.
Sulla meravigliosa scoperta Carter disse:“Diedi l’ordine. Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l’effige d’oro del giovane re fanciullo.”
Il 5 aprile del 1923, poco dopo la scoperta della tomba, Lord Carnarvon (finanziatore della spedizione) morì di polmonite al Cairo, senza riuscire a vedere la bara e la maschera d’oro di Tutankhamon.
Alcuni giornali scrissero che la morte di Lord Carnarvon era dovuta a una “maledizione che colpiva chi disturbasse la mummia”. La “notizia” colpì l’immaginazione e si propagò rapidamente. In realtà, Carter e tutti coloro che vennero a contatto con la mummia non ebbero problemi particolari.