“Qui è morta la speranza dei palermitani onesti”.
Per il ciclo “le fotografie che hanno fatto la storia” vi proponiamo lo scatto che scosse l’Italia.
Erano le 21.15 del 3 settembre 1982, quando in via Isidoro Carini avvenne un’azione mafiosa in cui vennero assassinati il prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa (Saluzzo, 27 settembre 1920 – Palermo, 3 settembre 1982), la giovane moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il 6 aprile 1982, venne nominato, dal Consiglio dei Ministri, prefetto di Palermo e contemporaneamente congedato dall’Arma.
Dalla Chiesa era perplesso su tale nomina, ma venne convinto dal ministro Virginio Rognoni, che gli promise poteri straordinari per contrastare la guerra tra le cosche. In seguito però il generale lamentò più volte sulla carenza di sostegno da parte dello Stato.
Il giorno del suo funerale, nella chiesa palermitana di San Domenico, una grande folla protestò contro le presenze politiche, accusandole di averlo lasciato solo. Vi furono momenti di tensione tra la folla e le autorità, con lanci di monetine e insulti al limite dell’aggressione fisica.
Da tali insulti, soltanto il Presidente della Repubblica Sandro Pertini (San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990) venne risparmiato dalla contestazione.