RAGGI X: LA PIU’ GRANDE SCOPERTA DEI SECOLI

Wilhelm Conrad Röntgen
La prima radiografia del mondo – la mano sinistra di Bertha, la moglie dell’inventore

Era l’8 novembre del 1895 quando venne realizzata la prima radiografia. Il soggetto era la mano sinistra di Bertha, la moglie di Wilhelm Conrad Röntgen (Remscheid, 27 marzo 1845 – Monaco di Baviera, 10 febbraio 1923). Il fisico tedesco, si rende subito conto dell’importanza della sua scoperta  ma nonostante questo decide di renderla pubblica e di non brevettarla.
Riportiamo di seguito la delucidazione fatta di Roentgen non appena la ebbe testata per la prima volta: Questo nuovo tipo di radiazione può essere prodotto usando diversi tipi di tubi che sono disponibili in molti laboratori.
Se la scarica di di una bobina di induzione abbastanza grande è fatta passare attraverso un tubo sotto vuoto di Hittford, o attraverso un tubo di Lenard, di Crookes o altri simili apparati, sufficientemente svuotati, ed il tubo è ricoperto con cura mediante un sottile cartoncino nero, l’intero apparato è posto in una camera completamente buia… ad ogni scarica si osserva una brillante illuminazione di uno schermo di carta ricoperto con cianuro di platino e bario, posto in vicinanza della bobina di induzione, la fluorescenza così prodotta è interamente indipendente dal fatto che lo schermo sia rivolto verso il tubo a scarica con la superficie rivestita o quella non rivestita. Questa fluorescenza è visibile anche quando lo schermo fluorescente è disposto ad una distanza di 2 metri dall’apparato…
Secondo gli esperimenti eseguiti ad hoc è certo che sulla parete del tubo a scarica che fluoriesce più intensamente và considerata come il centro principale da cui i raggi X si irradiano in tutte le direzioni. I raggi X procedono dalla macchia dove, secondo i dati ottenuti dai diversi ricercatori, i raggi catodici colpiscono le pareti di vetro. Se i raggi catodici all’interno dell’apparato di scarica sono deflessi per mezzo di un magnete, si osserva che i raggi X derivano da un’altra macchia e cioè da quella che è il nuovo punto di arrivo dei raggi catodici.
Ho osservato, ed in parte fotografato, molte immagini di ombre di questo tipo, la cui produzione mostra un particolare fascino.
Posseggo, per esempio, fotografie di ombre del profilo di una porta che separa la stanza in cui, da un lato era posto l’apparato a scarica e dall’altro la lastra fotografica; l’ombra delle ossa della mano; l’ombra di un filo ricoperto avvolto su un rocchetto di legno; di un insieme di pesi racchiusi in una scatola; di un galvanometro in cui l’ago magnetico è interamente circondato da metallo; di un pezzo di metallo la cui assenza di omogeneità appare evidente per mezzo dei raggi X.

Da questi appunti negli anni la tecnica veniva perfezzionata da altri studiosi e scienziati di varie epoche per raggiungere le più moderne e sofisticate tecnologie che oggi ancora disponiamo sui raggi x :

  • .1895 – W. C. Roentgen scopre i raggi X
  • 1896  – J. Perrin misura l’intensità dei raggi X usando una camera a ionizzazione ad aria
  • 1909 –  C. G. Barkla osserva le soglie di assorbimento
  • 1911 –  C. G. Barkla osserva le righe di emissione che denota con le lettere K, L, M, N. .
  • 1912 –  M. von Laue, W. Friedrich e E. P. Knipping dimostrano la diffrazione di raggi X da cristalli
  • 1913 –  W. L. Bragg e W. H. Bragg costruiscono il primo spettrometro a raggi X
  • 1913 –  H. G. J. Moseley trova la relazione fra lunghezza d’onda delle linee di emissione X e numero atomico. Egli osserva anche che nell’ottone le righe del rame sono più intense di quelle dello zinco. Si gettano così le basi per l’analisi qualitativa e quantitativa della spettrometria a raggi X.
  • 1913 –  W. D. Coolidge introduce il filamento caldo nel tubo a scarica; ha origine il progenitore dei moderni tubi a raggi X.
  • 1913-1921 – M. Siegbahn misura le lunghezze d’onda degli spettri X degli elementi chimici
  • 1922-1923 –  Compton osserva una componente diffusa di raggi X con lunghezza d’onda più lunga; Scattering Compton.
  • 1922.1923 – Compton ossserva la riflessione totale dei raggi X ad incidenza radente indicante che l’indice di rifrazione è leggermente inferiore ad 1.
  • 1923 – D. Coster e G. von Hevesy scoprono l’afnio, il rimo elemento ad essere identificato attraverso il suo spettro X
  • 1924 – W. Soller costruisce uno spettrometro a raggi X usando un collimatore a fogli metallici paralleli
  • 1924 – Carrara suggerisce di usare reticoli di diffrazione per studiare spettri X
  • 1926 – Compton e Doan sono i primi nell’ottenere tali spettri X
  • 1928 –  H. Geiger e W. Muller sviluppano il rivelatore a gas
  • 1946-1947 – Prima osservazione della radiazione di sincrotrone
  • 1948 – Nascita dell’astronomia a raggi X
  • 1951 – Primi esperimenti con inserzione di dispositivi per radiazione di sincrotrone.
  • 1961 –  Prime sorgenti a plasma.
  • 1965 – Prime zone plates ad alta risoluzione
  • 1984 –  Prima dimostrazione di laser XUV
  • 1994 – Inaugurazione della sorgente europea di radiazione di sincrotrone ESRF (European Synchrotron Radiation Facility). 


Per questa scoperta, Röntgen ricevette il primo Premio Nobel per la fisica nel 1901. La motivazione fu “in riconoscimento dello straordinario servizio reso per la scoperta delle importanti radiazioni che in seguito presero il suo nome“. Röntgen donò il premio in denaro alla sua università. Come Pierre Curie avrebbe fatto alcuni anni più tardi, Röntgen rifiutò di brevettare questa scoperta per motivi morali; non volle nemmeno che le nuove radiazioni prendessero il suo nome, anche se questo avvenne, indipendentemente dalla sua volontà.

Röntgen proseguì fino al giorno della sua morte sia le ricerche scientifiche sia a perorare la causa della scienza in Germania ONORE E MERITO!

Andrea Carraro