FIORELLO, IL MAGO DELL’IMPROVVISAZIONE

Rosario Tindaro Fiorello, il noto Fiorello (Catania, 16 maggio 1960), è uno showman, imitatore, conduttore radiofonicocomico e cantante italiano che riesce sempre a far divertire e coinvolgere il pubblico con uno stile sincero e trasparente. Sono queste le qualità per cui tutti gli vogliono bene.
Fiorello, è il primo di quattro figli, di cui solo il fratello Beppe ha seguito in parte le sue orme di artista, vantando una dignitosa carriera d’attore della televisione Italiana.
La personalità di Fiorello, porta chiunque a pensare che lo spettacolo fosse il suo inevitabile destino. Lui è, semplicemente, una forza della natura che ha spaziato dall’animatore nei villaggi turistici al cantante, presentatore TV, speaker radiofonico, attore e imitatore.
Ha frequentato il liceo scientifico di Augusta, contemporaneamente ha fatto la cosiddetta gavetta in una radio locale molto seguita, l’ormai scomparsa Radio Marte. Memorabile il suo tentativo di trasmissione diretta no-stop parlando ininterrottamente per quasi quattro giorni.
 Dopo la maturità scientifica segue il suo istinto, inizia a lavorare per alcuni villaggi turistici, diventando uno degli animatori italiani più conosciuti.
– Nel 1981, chiamato dal famoso talent-scout Claudio Cecchetto, conduce per Radio Deejay una trasmissione di grande successo: “W Radio Deejay”.
– Nel 1982, l’anno seguente, esce “Veramente falso”, il suo primo disco, che vende 150.000 copie. 

– Nel 1988, avviene il debutto sul piccolo schermo con Dee Jay Television. Poi diventa ospite fisso di Red Ronnie a “Una rotonda sul mare”, partecipa con Gerry Scotti ad alcune puntate de “Il gioco dei nove” e presenta insieme a Mara Venier e Gino Riveccio “Il nuovo cantagiro”.
– Nel 1992, arriva il primo telegatto, arriva la vera notorietà con il Karaoke: Fiorello riporta la gente in piazza, facendo cantare in tutte le città d’Italia giovani e meno giovani, studenti e professionisti, casalinghe e laureati. Fiorello si impone come fenomeno televisivo e il suo famoso codino diventa un marchio della sua immagine.

– Nel 1993, è la volta del programma “Non dimenticate lo spazzolino da denti” e il suo terzo album “Spiagge e lune”, che ottiene il primo posto nella hit parade, lo confermano fenomeno mediatico assoluto. 
Arriva anche un periodo triste e amaro in cui Fiorello si avvicina alla droga. Dichiarerà: “Cocaina. Per me è stata una malattia. La cocaina è il diavolo, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte. Tanti la prendono, tantissimi. Nessuno lo sa, nessuno li scopre. Avevo milioni di spettatori, avevo tante donne, avevo tutto, quindi non ho alibi, sono più condannabile di altri. Qualcuno, sui giornali, mi fece passare quasi per un narcotrafficante. No, ero solo caduto in un tombino, forse nel momento del massimo benessere. Ma pochi sanno quanto è triste trovarsi da soli, dopo la serata, in una camera d’albergo, con due guardie alla porta. Ne sono uscito grazie mio padre, non potevo tradirlo, uno che si batteva contro il traffico di droga, uno che ci aveva insegnato: “Ricordatevi che un uomo onesto cammina tutta la vita a testa alta”.
– Nel 1995, partecipa al festival di Sanremo.
– Nel 1996, torna in TV grazie all’aiuto di Maurizio Costanzo, con cui realizza, il programma “La febbre del venerdì sera” e “Buona Domenica”, con Paola Barale e Claudio Lippi.

– Nel 1997, è la voce del protagonista maschile del cartoon Anastasia.
– Nel 1988, torna in televisione con “Una città per cantare”, uno speciale su Canale 5 realizzato per aiutare la gente colpita dal terremoto in Umbria e Marche.
La sua immagine è legata alla musica, all’estate, al Festivalbar, prima con Federica Panicucci poi, per due anni consecutivi, insieme ad Alessia Marcuzzi.

– Nel 2001, approda in RAI: conduce con straordinario successo il sabato sera di Rai Uno con il varietà “Stasera pago io”, evento televisivo con cui Fiorello conquista critica e favore del pubblico, testimoniato dai Telegatti vinti come miglior varietà e personaggio dell’anno, e dai 4 Oscar nell’ambito del Gran Galà della televisione. Sempre in occasione dei Telegatti vince il premio per il miglior programma musicale con il Festivalbar.
– Nel 2001, in occasione dell’Oscar alla carriera a Dino De Laurentiis, Fiorello si aggiudica il premio Assicom. Sempre nel 2001 ha condotto con successo il programma radiofonico “Viva Radiodue” assieme al deejay Marco Baldini, che riprende nell’autunno del 2002 e che continua per gli anni successivi.
– Nel 2002, a grande richiesta ritorna su Rai Uno, con il varietà “Stasera pago io”, bissando e superando il successo avuto l’edizione precedente.
– Nel 2003, sposa Susanna Biondo, da cui avrà la figlia Angelica e torna in teatro e prepara la nuova edizione di “Stasera pago io – Revolution”.
Senza abbandonare “Viva Radiodue” nell’estate del 2005 porta in giro per i teatri italiani uno spettacolo di straordinaria caratura dal titolo “Volevo fare il ballerino”. Fiorello anticipa i contenuti dichiarando: “si avrà la sensazione che io sia accompagnato da molta gente”. E così si dimostra: sul palco è come se entrasse in scena un intero cast di attori. Tra i numerosi personaggi che appaiono sul palco vi sono Joaquin Cortes, Mike Bongiorno e Carla Bruni. Inoltre quasi tutte le sere, fuso orario permettendo, Michael Bublé duetta con lui in collegamento oltreoceano.
– Nel 2009, inizia una nuova avventura televisiva con un nuovo programma dal vivo per l’emittente Sky.
– Nel 2011, ritorna alla Rai con un nuovo programma di quattro puntate, “Il più grande spettacolo dopo il weekend”, si ispira alla canzone “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, dell’amico Lorenzo Cherubini.

Sergio Segalini