Tra le fantasie di un uomo e quelle di una donna c’é differenza. I primi sono fortemente visivi e il voyeurismo é un componente essenziale della pornografia maschile. Essi si proiettano nelle scene erotiche con un coinvolgimento sessuale. Una donna puó eccitarsi per una scena pornografica e identificarsi con la protagonista ma difficilmente immagina di prendere direttamente parte alla scena, per lo piú la immagina tra sé e l’uomo che desidera.
Inoltre molte giovani donne si eccitano per storie d’amore, mentre non accade agli uomini.
Le fantasie sessuali femminili sono piú spesso di natura masochistica. La maternitá é facilmente associata al masochismo: le donne masochiste spesso immaginano di avere rapporti sessuali mentre allattano e le due sensazioni si fondono. Altre si identificano con donne dal seno prosperoso, simbolo di passivitá e feconditá.
Tutte le fantasie masochistiche implicano la sottomissione a un essere forte e potente. Per le donne, un dio o un satiro che le schiavizza e le feconda, o fantasie incentrate sullo stupro.
Il masochismo maschile ha caratteristiche simili a quello femminile. Un uomo si puó immaginare che oppone resistenza e alla fine viene sopraffatto da donne, oppure venduto come schiavo a una crudele regina, o abbandonato su di un’isola abitata solo da donne: tutte lo costringono ad eiaculare. Ció nasconde in genere bisogni di natura sadica.
Piú rudemente, il masochista puó immaginarsi bendato, ammanettato, legato, e spesso, per raggiungere l’orgasmo, ha bisogno di parole oscene e minacce.
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L’uomo che ha fantasie sessuali dove é la donna che domina, che conduce, puó trovare sollievo ad un ruolo che nella realtá gioca piú attivo e dominante. E nel suo immaginario la “donna amazzone” riveste una funzione erotica compensatoria che appaga il bisogno dell’uomo di “cedere”.
Come pure puó essere che l’uomo tragga soddisfazione dal farsi strumento del piacere della donna, ponendosi alla sua mercé, lasciando fare “tutto” a lei: spesso uomini che nella realtá di tutti i giorni tendono a non darle soddisfazione, invece, ma non da dominanti bensí da chi, per paura della dipendenza, agisce in modo difensivo nella relazione.
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Fantasia e realtá dunque sono collegate da un filo per cui la prima puó essere la ricerca di un appagamento che manca nella seconda. Esistono modelli di psicoterapia che utilizzano le sole fantasie sessuali per la diagnosi e il trattamento di problematiche emotive delle persone, proprio perché le loro fantasie rivelano dinamiche intrapsichiche e bisogni inconsci che comunque intervengono ed invadono il loro mondo conscio.