MUHAMMAD ALI’ & GEORGE FOREMAN

“veloce come una farfalla e pungente come un’ape”.
“fly like a butterfly, sting like a bee”. 

Muhammad Ali, nato come il Cassius Marcellus Clay Jr. (Louisville, 17 gennaio 1942 – Phoenix, 3 giugno 2016), un giovane pugile, definito un atleta politico per la sua determinazione nel farsi portavoce del riscatto del popolo afroamericano, il 25 febbraio 1964 a Miami conquistò per la prima volta il titolo del Campione del Mondo dei pesi massimi, battendo il campione in carica Sonny Liston per abbandono all’inizio della settima ripresa, grazie al suo “pugno fantasma”. 

Muhammed Alì, dopo avere perso il titolo, il 30 ottobre 1974 riconquistò il titolo mondiale battendo per KO contro George Foreman a Kinshasa (Zaire). Il grande Muhammed Ali vinse l’incontro grazie ad una tattica del tutto personale, persino i suoi allenatori erano rimasti sorpresi. Il Campione si incollò alle corde per 8 riprese, facendo sfogare tutta la potenza di cui disponeva Foreman contro un bersaglio inaspettatamente “elastico” costituito dal corpo di Ali e le corde del ring; pur venendo colpito da pugni micidiali l’azione elastica delle corde attenuava la potenza dei colpi di Foreman. Alla fine dell’ottavo round, si accorse che Foreman era stremato, Ali sferrò una serie di pugni che fecero crollare George Foreman al tappeto. Fu una vittoria memorabile.
Entrambi i pugili passarono l’estate intera nello Zaire, per allenarsi ed abituarsi all’ambiente africano. Per Ali fu un ritorno alle origini. L’incontro si sarebbe dovuto tenere il 25 settembre, ma Foreman si ferì durante gli allenamenti e venne spostato tutto al 30 ottobre.
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Andrea Carraro

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