“Come si scrive Pelé? D-I-O” (Titolo del Sunday Times il giorno dopo la finale dei Mondiali 1970)
Nella sua carriera, ha segnato complessivamente 97 goal per la nazionale del Brasile e ben 1088 nella squadra del Santos, che grazie a lui vinse nove campionati. Ha stabilito un record difficilmente attaccabile, quasi la media di un gol a partita. Inoltre, è l’unico giocatore ad aver vinto tre campionati del mondo, quello del 1958, 1962 e 1970.
Edson Arantes do Nascimento, il noto Pelé (Três Corações, 23 ottobre 1940 – San Paolo, 29 dicembre 2022[), è un ex calciatore e dirigente sportivo brasiliano, considerato, insieme a Diego Armando Maradona (Lanús, 30 ottobre 1960 – Tigre, 25 novembre 2020), da molti esperti e appassionati il miglior calciatore di tutti i tempi. Conosciuto come “O Rei – Il Re”, “O Rei do Futebol – Il Re del Calcio” o anche “Perla Nera – Pérola Negra”. Lo pseudonimo Pelé nasce ai tempi della scuola.
Pelé, figlio del giocatore João Ramos do Nascimento e di Celeste, da piccolo, si trasferì con la famiglia a Baurú, all’interno dello stato brasiliano di São Paulo, dove imparò l’arte del “futebol”.
La sua storia calcistica inizia nel 1956 quando fu notato Waldemar de Brito, che lo accompagnò a San Paolo del Brasile per un provino per il Santos, fu preso immediatamente. Il 7 settembre 1956, debuttò tra i professionisti con un gol che lo lanciò nella sua strabiliante carriera. Nel 1957, l’anno successivo, debuttò in nazionale, a soli sedici anni. Era il 7 luglio 1957 quando il selezionatore Sylvio Pirilo, lo convocò per la partita contro l’Argentina: il Brasile fu sconfitto per 2 – 1, ma Pelè segnò la rete. Brasile all’epoca era considerata soltanto la terza squadra del Sud America ma, nel 1958, grazie a Pelé, la posizione del Brasile cambiò rapidamente, che si meritò ben presto il titolo di “O’ Rei – Il re”.
Nel 1958, Pelè partecipò al suo primo mondiale disputato in Svezia, tutti ebbero l’opportunità di conoscere questo campione, che contribuì oltretutto alla conquista della vittoria finale, 5-2 contro la Svezia: Pelè segno due reti. I giornali e i commentatori fecero a gara per appiopparli appellativi e nomignoli di ogni tipo, il più famoso dei quali è rimasto “La perla nera”. La sua velocità straordinaria ed i suoi tiri infallibili lasciarono tutti a bocca aperta.
La vittoria in Svezia consacrò definitivamente la grandiosità del gioco di Pelé. Egli condusse per altre due volte il Brasile alla vittoria della Coppa del Mondo, rispettivamente nel 1962 contro la Cecoslovacchia e nel 1970 contro l’Italia.
Nel 1975, dopo diciotto anni nel Santos, Pelé passò alla squadra New York Cosmos. Durante i suoi tre anni a New York, Pelé ha portato il Cosmos alla vittoria del titolo North American Soccer League nel 1977. La sua presenza in una squadra americana ha fortemente contribuito alla diffusione e alla popolarità del calcio negli Stati Uniti.
Il 1 ottobre del 1977, Pelé ha dato l’addio al calcio in un’emozionante partita di fronte a 75.646 tifosi allo Giants Stadium, giocando il primo tempo tra le fila del Cosmos e il secondo tempo tra le fila della sua storica squadra, il Santos.
Dopo il suo ritiro, Pelé ha continuato a dare il suo contributo al mondo del pallone. Sono stati realizzati ben cinque film sulla sua storia ed egli ha preso parte ad altri sei film, tra cui “Victory” con Sylvester Stallone, Pelé è anche l’autore di cinque libri, di cui uno è stato trasformato in film. Dal 1° gennaio 1995 al 1998, Pelé è stato ministro straordinario per lo Sport in Brasile.
Giorgio Resmini