La sua carriera è caratterizzata come uno dei pochi giocatori ad aver giocato per tutte le diverse selezioni del Brasile, dall’Under-15, l’Under-17, l’Under-20, l’Under-23/Olimpica alla Nazionale maggiore.
Ronaldo de Assis Moreira (Porto Alegre, 21 marzo 1980), in arte Ronaldinho “piccolo Ronaldo”.
Inizia a giocare a beach soccer giovanissimo e più tardi passa ai campi in erba. Quando durante una partita locale, alla tenera età di 13 anni, segna 23 gol i media si accorgono delle potenzialità del fenomeno. La sua reputazione di calciatore cresce grazie ai suoi numerosi gol che porta il Brasile alla vittoria del campionato mondiale under-17 che si svolge in Egitto nel 1996-97.
La carriera professionistica inizia nella squadra brasiliana del Grêmio, quando alla guida c’è Luiz Felipe Scolari, futuro CT della nazionale brasiliana. Ronaldinho esordisce nella coppa Libertadores nel 1998. Solo un anno più tardi approda in nazionale. Esordisce con la maglia verdeoro il 26 giugno 1999, segnando il gol vittoria contro il Venezuela. Il Brazile vincerà poi la Coppa America.
– Nel 2001 sono numerosi i club europei che vogliono portar via al Gremio il loro campione. Le squadre inglesi sembrano le più interessate e quelle più disposte a investire alte cifre. Ronaldinho firma tuttavia per 5 anni con i francesi del Paris Saint-Germain.
– Nel 2002 Ronaldinho è tra i protagonisti del mondiale in Corea e Giappone che determina la vittoria del Brasile in finale contro la Germania (2-0). Nei quarti di finale suo è il gol che parte da oltre 35 metri e che stende l’Inghilterra.
Dopo il mondiale il valore di Ronaldinho a livello internazionale sale maggiormente.
– Nel 2003, dopo aver cercato di accaparrarsi il fuoricalsse inglese David Beckham, che invece finisce al Real Madrid, il Barcellona punta e ottiene l’ingaggio dell’asso brasiliano.
Al suo primo anno con il Barcellona Ronaldinho finisce secondo nella Liga spagnola (2003-2004). Vincerà il torneo l’anno seguente insieme ai suoi compagni blaugrana; campioni del calibro di Eto’o, Deco, Lionel Messi, Giuly e Larsson.
– Nel 2005 Ronaldinho guida il Brasile alla conquista della “Confederations Cup FIFA”, dove viene anche proclamato “Man of the Match” nella finale.
Una giornata storica è il 19 novembre 2005 quando Ronaldinho firma due incredibili gol del 3-0 che il Barcellona rifila agli storici rivali del Real Madrid, al Santiago Bernabeu a Madrid.
Lui è umile, sempre sereno, Ronaldinho ogni volta che calca un terreno di gioco sembra impersonare lo spirito puro e infantile del gioco del calcio. Il suo costante sorriso dimostra il suo divertimento e il piacere che riceve da questo sport. Anche le sue parole, sucessive a un’astronomica offerta ricevuta dal Chelsea, lo confermano: “Sono felicissimo di stare al Barca. Non riesco a immaginarmi più felice in un’altra squadra. Non esistono abbastanza soldi per comprare la mia felicità”.
Tra i suoi successi personali più importanti vi sono il premio come “Miglior giocatore dell’anno FIFA” per due anni consecutivi, 2004 e 2005 (succedendo al francese Zinedine Zidane) e il Pallone d’oro (“Miglior giocatore europeo”) 2005 (succedendo all’ucraino Andriy Shevchenko).
– Nel 2005 ha avuto modo di dichiarare “Ronaldinho è in questo momento il miglior giocatore al mondo, e indubbiamente quello che entusiasma di più i brasiliani”. Ma Ronaldinho, nella sua grande umiltà che lo contraddistingue come uomo oltre che come calciatore, ha risposto: “Non mi sento nemmeno il migliore nel Barcellona”.
Nel 2005, insieme a Mauricio de Sousa, famoso fumettista brasiliano, Ronaldinho ha annunciato la creazione di un personaggio basato sulla sua immagine.
– Nel 2008 il fuoriclasse brasiliano viene acquistato dal Milan per 21 milioni di euro più 4 milioni di bonus qualora il Milan raggiungesse la qualificazione alla Champions League negli anni successivi.
Il 17 luglio, Ronaldinho firma, indiretta televisiva, il contratto con la società rossonera fino al 30 giugno 2011, per uno stipendio di 6,5 milioni di euro netti l’anno. La stessa sera viene presentato a San Siro, dove lo hanno accolto 40.000 tifosi. Sceglie la maglia numero 80, suo anno di nascita, perché il numero 10 era già assegnato a Clarence Seedorf.
Il 31 agosto 2008, ha esordito in partite ufficiali con la maglia del Milan in Milan-Bologna (1-2), prima giornata del campionato 2008-2009, fornendo l’assist ad Ambrosini per un momentaneo pareggio. Il suo primo primo gol lo segna il 28 settembre 2008 nel derby contro l’Inter vinto dal Milan per 1-0 grazie proprio al suo colpo di testa su tiro del connazionale Kaká. Il 19 ottobre 2008 ha realizzato la prima doppietta con la maglia del Milan contro la Sampdoria. Il 6 novembre 2008, al 93º minuto di Milan-Braga (1-0) con un potente tiro da fuori area, é autore della prima rete in Coppa UEFA con la maglia del Milan, dando la vittoria ai rossoneri. Ronaldinho ha concluso la sua prima stagione nel Milan con 10 gol in 36 presenze.
Nella stagione 2009-2010 si è aggiudicato il Golden Foot 2009 con 43.755 voti, davanti a Raúl con 31.762 voti e Henry con 25.537, lasciando così le impronte dei suoi piedi sulla Champions Promenade del Principato di Monaco. È stato inoltre premiato dalla rivista World Soccer come miglior giocatore del decennio 2000-2009, precedendo Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Il 17 gennaio 2010 é autore della sua prima tripletta in Milan, nella partita casalinga vinta 4-0 sul Siena.
Dopo una prima parte della stagione 2010-2011, nei primi giorni del 2011, a 6 mesi dalla scadenza del contratto con la società rossonera, torna in Brasile per cercare una nuova squadra. In totale con la maglia rossonera ha disputato 95 partite ufficiali con 26 gol e realizzato 25 assist.
Il Brasiliano viene acquistato dal Flamengo per circa 3 milioni di euro. Il giocatore brasiliano ha firmato un contratto quadriennale con la società di Rio de Janeiro fino al 2014 con il ruolo del capitano al posto di Léo Moura.
Il 2 febbraio 2011, ha esordito con la maglia rubro-negra contro il Nova Iguaçu, partita del Campionato Carioca 2011 vinta 1-0 dal Flamengo. Nella partita successiva del 6 febbraio 2011, vinta per 3-2 in casa del Boavista, ha segnato la sua prima rete con la nuova squadra. Ha concluso la sua prima stagione nel Flamengo con 52 presenze e 21 gol, risultando il secondo miglior marcatore della propria squadra dopo Deivid.
Il 31 maggio 2012, Ronaldinho ha rescisso il contratto che lo legava al Flamengo facendo causa al club presso il Tribunale Regionale del Lavoro e chiedendo anche un risarcimento di oltre 40 milioni di real (circa 16 milioni di euro) per gli arretrati cdi stipendio.
Cosi finisce l’avventura con la maglia rubro-negra dopo un anno e 5 mesi ha disputato 72 partite ufficiali con 28 gol e una vittoria del Campionato Carioca.
Il 4 giugno 2012 Ronaldinho ha firmato un contratto di sette mesi con l’Atlético Mineiro con la maglia numero 49, in omaggio alla madre Dona Miguelina, nata nel 1949 e operata pochi giorni prima per un tumore.
Il 9 giugno 2012, ha esordito con la maglia della squadra brasiliana e Il 23 giugno ha segnato la prima rete con la maglia del Galo.
Poco prima della fine del campionato ha rinnovato il contratto fino alla fine del 2012.
Nell 2013 è tornato a indossare la maglia numero 10 e ha iniziato la stagione vincendo il Campionato Mineiro grazie al successo nella doppia finale contro il Cruzeiro.
Il 31 dicembre 2013 viene nominato calciatore sudamericano dell’anno dalla rivista uruguaiana El País, diventando il primo giocatore in assoluto a vincere i due premi di El País, calciatore europeo dell’anno nel 2004, 2005, 2006, e calciatore sudamericano dell’anno 2013.
Il 9 gennaio 2014 ha rinnovato per un anno il suo contratto con l’Atlético Mineiro. Il 30 luglio la società annuncia di aver rescisso consensualmente il contratto con il giocatore.
Il 5 settembre 2014 viene annunciato il suo ingaggio per due anni da parte del Querétaro, squadra militante nella Primera División messicana. Il suo arrivo è stato disastroso; viene bersagliato dal razzismo da parte di un politico locale, e all’esordio contro il Tigres UANL, incontro di Coppa del Messico, sbaglia un calcio di rigore e il club perde 0-1. Il 22 settembre, realizza la sua prima marcatura in campionato, siglando su rigore il parziale 1-0 contro il Chivas (4-1). La sua esperienza messicana con mediocri prestazioni con soli 18 presenze, 3 gol e 3 assist portano gli addetti ai lavori e soprattutto i tifosi, ad imputargli il poco impegno professionale perché spesso salta gli allenamenti con scuse di vario tipo o si allena senza impegno, tutto ciò porta a sperare in un suo trasferimento all’estero il prima possibile. La difficile situazione viene amplificata dopo il suo arrivo con tre settimane di ritardo al ritiro del club a inizio 2015, episodio che lo portano nel mirino dei media messicani con articoli dispregiativi.
Il 20 giugno 2015, sul sito del club, viene annunciata la rescissione consensuale del contratto che lo legava alla squadra messicana per un altro anno.Conclude così la sua esperienza con la compagine messicana con 29 presenze e 8 gol in tutte le competizioni.
L’11 luglio 2015 firma un contratto di un anno e mezzo con il Fluminense. Il primo agosto esordisce titolare contro il Grêmio, dimostrando di essere molto fuori forma con mediocri risultati. Dopo 7 presenze in campionato, senza segnare alcun gol né procurare assist, il 29 settembre successivo Ronaldinho annuncia la rottura del contratto col Fluminense.
David Zahedi