Per la 56ma sosta di “il Giro del mondo in 80 giorni“ ci fermiamo a Hong Kong. La frenetica città era formata, in origine, da villaggi di pescatori, e grazie alla sua posizione fortunata in un territorio montagnoso, ricco d’isole, penisole, baie, promontori verdissimi è riuscita a trasformarsi in una interessante e importante metropoli e quindi un’ambita meta turistica.
Hong Kong, fu rivendicata dalla Gran Bretagna, nel 1842, dopo la Prima Guerra dell’Oppio con la Cina, per poi nel 1997, restituirla alla Repubblica Popolare Cinese. Infatti, il tentativo fallito della dinastia Ching di fermare il commercio d’oppio britannico costrinse la Cina alla cessione di Hong Kong alla Gran Bretagna.
Successivamente, la Penisola di Kowloon fu consegnata nel 1860, ed i Nuovi Territori compresi fra l’area a nord di Kowloon fino al fiume Shenzhen e 235 isole furono assegnati con una cessione di 99 anni.
La disposizione del 1997, permette a Hong Kong di godere un alto grado di autonomia, mantenendo la sua struttura capitalistica, un sistema legale e giudiziario indipendente, il mercato libero e la libertà di parola.
Il magnifico porto di Hong Kong è stato la chiave del suo sviluppo come porto commerciale e deposito per la Cina, progredendo nell’era industriale per diventare un centro finanziario e di servizi leader in Asia. La fusione unica di influenze orientali e occidentali, accompagnata dalle molte attrazioni e dalla meravigliosa natura, ha fatto di Hong Kong una delle principali destinazioni turistiche in Asia.
Chek Lap Kok è il nome dell’aeroporto di Hong Kong. Costruito interamente sul mare, come appendice della più grande isola di Lantau, è una città perfettamente autonoma compresa nella più grande città di Hong Kong-Victoria-Kowloon, ex famosa colonia britannica, oggi unita alla madrepatria cinese.
Dall’aeroporto è conveniente prendere il treno che ci porta velocemente a Hong Kong. Il treno è superveloce, comodo e sempre affollato, dato che unisce numerose frazioni della ex-colonia. Per quanto concerne la caratteristica del territorio, a detto, infatti, che è montagnoso, ricco di isole, penisole, baie, promontori verdissimi.
Le lungo coste e gli spazi relativamente pianeggianti, ha contribuito a far crescere con gli anni una città-mito, un tempo vera porta d’accesso alla “misteriosa” Cina. Oggi Hong Kong “compete” con il colosso asiatico, e sopporta la continua crescita di popolazione e di economia.
La caratteristica di Hong Kong è quella di avere la più alta concentrazione al mondo di grattacieli, nati dall’esigenza di sfruttare spazi ridotti. Il più alto è di 440 metri, è quello del World Financial Center e circondata da altri grattacieli come il Lippo Center.
Non si passeggia molto a Hong Kong. La città è percorsa da innumerevoli “autostrade urbane” per la moltitudine di bus che ci permettono di percorrere le vie tortuose della città.. Destano curiosità anche i vecchi tram colorati a due piani, in puro stile inglese. variamente colorati, che si insinuano nei saliscendi urbani e percorrono le vie tortuose del centro storico.
I pedoni possono godere delle corsie sopraelevate coperte, che uniscono i vari centri finanziari e commerciali alla rete urbana dei trasporti.