A SAN FRANCISCO CON IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI

Al passaporto si aggiunge un nuovo timbro: eccoci sbarcati negli States. Il diciannovesimo giorno del Giro del Mondo in 80 giorni ci porta nel continente americano, alla scoperta di una delle città più conosciute e più europee degli Usa: San Francisco. Questa bellissima città californiana, estesa tra l’Oceano Pacifico e la baia omonima, è introdotta da due ponti, il più celebre dei quali, il Golden Gate Bridge (1937) rappresenta il simbolo dell’abitato stesso, con la sua calda tonalità arancione che risplende al sole. Il paesaggio di San Francisco è costituito da dolci colline che digradano verso l’Oceano, creando un clima piacevole e scorci davvero interessanti. La città offre un ventaglio di architetture molto vario con quartieri caratteristici che danno colore all’urbanistica, attraverso forme e dettagli da tutto il mondo: gli edifici cinesi di Chinatown, introdotta dal Portale del Drago di Grant Avenue, il quartiere Castro con il Castro Theatre, esempio di architettura coloniale spagnola, i grattacieli e i palazzi ultramoderni del Financial District, cuore economico cittadino, simboleggiato dalla Transamerica Pyramid, il colosso di 260 metri. Costruito nel 1972, esso rappresenta l’edificio più alto della città con i suoi 48 piani, sviluppati in una riconoscibile forma piramidale, su base quadrata. Si contendono il cielo di San Francisco anche il 555 California Street, un tempo sede della Bank of America, il 345 California Center (212 m), coronato da torri collegate da ponti sospesi che offrono una visione esclusiva sulla baia, e la Millennium Tower che, con 60 piani su 197 metri d’altezza, riflette la città attraverso il tappeto di vetrate grigio-blu che la riveste. Un respiro tutto italiano percorre North Beach, la Little Italy locale, raccolta attorno alla Chiesa dei SS. Pietro e Paolo: un quartiere culturalmente attivo, popolato da locali notturni e Jazz-bar, dove si può tastare il sapore dell’epoca Beat e il meglio del Blues e del Jazz di ieri e di oggi. Un tuffo nel passato parallelo a quello di Haight-Ashbury, un monumento alla cultura hippie degli anni Sessanta, celebrata dalle luci psichedeliche che colorano le strade della zona. In questo mosaico di epoche e culture diverse, fatto di tessere colorate da tutto il mondo, si inserisce uno scorcio tutto locale, raccolto attorno alla Fisherman’s Square, a nord della città: tra i diversi negozi e musei, ci si può concedere una passeggiata tra i chioschi dei pescatori che offrono granchi, vongole e altri frutti di mare. In questa zona è possibile prendere diversi traghetti che propongono un giro della baia fino ad Alcatraz, il celebre penitenziario ricavato nell’omonima isola. Il fascino ambiguo e misterioso di “The rock” (soprannome dell’isola) deriva dal suo isolamento, considerato il maggior ostacolo ad ogni possibile tentativo di fuga. Destinata fin dal 1909 a scopi militari, l’isola ospita dagli anni Trenta il celebre carcere di massima sicurezza, chiuso nel 1963 a causa degli alti costi di mantenimento. Oggi l’ex carcere è aperto al pubblico e le visite guidate trovano sempre l’apprezzamento dei turisti, affascinati dalla fama storica, cinematografica e letteraria del luogo. Un po’ di shopping in Union Square conclude al meglio la visita della città: tra eleganti negozi, ristoranti, boutique, hotel e saloni di bellezza, non si può evitare una passeggiata nella piazza più conosciuta e visitata di San Francisco. Un’atmosfera davvero chic! Non possiamo lasciare però la città senza scoprirne l’anima più antica, Mission District, il quartiere che porta le tracce del nome originario attribuito dagli spagnoli al momento della fondazione dell’insediamento, nel 1776: Misión de Nuestro Padre San Francisco de Asís. Il nome fu trasformato in “San Francisco” a seguito della guerra messicano-statunitense (metà Ottocento), quando la città fu strappata alla dominazione messicana, prima di un eccezionale sviluppo economico, demografico ed urbanistico. Ora San Francisco rappresenta una dei maggiori centri culturali degli Stati Uniti, grazie al fervore intellettuale sviluppatosi dagli anni Cinquanta-Sessanta che portò alla diffusione di teatri e musei. Tra i maggiori musei cittadini, si consiglia la visita al Legion of Honor Museum, il Museum of Modern Art e l’Accademia delle Scienze, importante centro che ospita l’acquario e il planetario locali. In questo clima frizzante e vivace, ci fermiamo per goderci il poetico tramonto sulla baia, tastando i colori del Golden Gate Bridge e delle colline, prima di prendere il volo e perderci nel caos di Las Vegas.

Tarcisio Agliardi e Federica Gennari