BALI, L’ISOLA GIOIELLO

Il nostro itinerario del Giro del mondo in 80 giorni ci porta a Bali, per molti aspetti considerato il gioiello più prezioso nell’arcipelago indonesiano. 

Bali è una piccola isola che ti permette, in poche ore, di passare dalle spiagge di sabbia del sud allo spettacolare bordo di un vulcano attivo a 1.500 metri sul livello del mare. Le dimensioni del cratere, verificati decine di migliaia di anni fa, ci fanno capire quanto era massiccia eruzione del monte Batur. Il vulcano è ancora attivo oggi dopo la grande eruzione del 1917, che uccise migliaie di persone e spazzato centinaia di costruzioni.
La montagne di Bali è formata da una catena vulcanica che la percorre da Est a Ovest. L’isola è dominata da due alti picchi, e caratterizzata da alcuni laghi di cui il più grande e il lago Batur. E’ il più ampio lago in quest’ isola. Essa si stende ai piedi del Monte Batur e il Monte Abang.
I monsoni danno a Bali abbondanti piogge da dicembre ad aprile, con interi mesi di splendido sole che completano la visione paradisiaca. Gli abitanti dell’isola di Bali traggono vantaggio da questa benedizione naturale che gli permette di trasformare i pendii vulcanici in immense risaie terrazzate. I credo religiosi, i riti e le feste, accompagnano la gente di Bali dalla nascita alla morte e nel mondo ultraterreno. E’ la religione a stabilire la pianta di una città, il disegno di un tempio, la struttura di una casa. Così come le vacanze, i divertimenti. Tutto ciò che riguarda la vita sociale, viene fissato dal calendario religioso, fornendo agli abitanti di Baliuna vita di infiniti festeggiamenti e uno sfogo al loro grande talento artistico.

A Bali si può trovare di tutto, dal mega resort a cinque stelle che costa centinaia di dollari al giorno come lo storico e incantevole Grand Hyatt a Nusa Dua, all’ostello super economico da 5 euro al giorno. Ogni lato ha qualcosa di unico. Bellissime spiagge chilometriche, più o meno affollate, ottimi ristoranti, una vita notturna sfrenata ma anche piccoli angoli nascosti, i riti colorati dell’unica isola induista di tutta l’Indonesia, la naturalezza estrema degli abitanti nonostante i turisti. 

Ma non correte il rischio di affossarvi nelle spiagge e non fare nient’altro, vista la bellezza e il numero infinito di spiagge. La tentazione è forte, ma bisogna resistere. 

Una giornata a Ubud, centro di arte e artigianato di tutta l’isola, ex rifugio di artisti europei, a un centinaio di km da Kuta. Anche qui il rischio è l’affollamento, ma un giro per i prodotti artigianali non vi dispiacerà. Consigliato a chi è curioso di arte e a chi cerca regalini da portare a casa. Tra le altre cose, potrete farvi un giro per centri ecologici dove viene prodotto il tè locale e il Kopi Luwak, il caffè tipico “prodotto con le bacche, ingerite, parzialmente digerite e defecate dallo zibetto delle palme comune”. E’ un prodotto molto pregiato.
Una giornata a Jimbaran e Uluwatu; la prima è una spiaggia famosa per i ristoranti, dove è possibile scegliere il pesce fresco che viene cucinato direttamente dopo la vostra scelta.
Una giornata a nord a Lovina Beach, spiaggia lunghissima, di sabbia nera e circondata da palme e cocco. Il mare è color cristallo e dicono si possano facilmente avvistare delfini. E’ un luogo meno affollato e l’atmosfera più familiare.
A una trentina di chilometri da Denpasar, trovate il tempio di Tanah Lot, uno dei siti più famosi e spettacolari di Bali. Come suggerisce il nome stesso, il tempio si trova nell’esatto punto di incontro fra la terra (Tanah) e il mare (Lot). Infatti è costruito su una roccia nel mezzo alle acque dell’Oceano Indiano.
Una visita a Pura Besakih, il complesso più imponente e più venerato di Bali, un area di 3 kmq che comprende 22 templi, un luogo consacrato alle tre massime divinità dell’Induismo.


Tarcisio Agliardi