Ogni nazione del mondo è caratterizzata da una certa varietà. Ma il Sudafrica è un paese assolutamente unico per la sua posizione geografica e natura, posta sulla punta meridionale del continente più affascinante del pianeta. Un luogo che vanta numerosi paesaggi, da sempre nel mirino degli obbiettivi dei fotografi di tutto il mondo. Infatti, anche VeniVidiVici ha organizzato un reportage speciale, con il fotografo italiano Luciano Perbellini, che pubblicherà a breve.
Ma oggi, con “il Giro del mondo in 80 giorni” ci fermiamo a Città del Capo, con un tuffo nella vita avventurosa e paesaggistica del Sudafrica in generale.
Città del Capo è la capitale legislativa del Sudafrica e la terza città più popolosa del Paese. I suoi abitanti si chiamano capetoniani, da Cape Town.
Il centro della città, City Bowl, “comprende il quartiere degli affari della città del Capo”.
Storicamente, Città del Capo fu il primo insediamento europeo del Sudafrica. Tutta la storia del Sudafrica moderno, dallo storico sbarco dei primi coloni olandesi al primo discorso di Nelson Mandela dell’era post-apartheid, ha lasciato tracce culturali e architettoniche. Gli antichi edifici in stile cape dutch coesistono con moderni grattacieli e lussureggianti giardini botanici.
Città del Capo è dotata di un aeroporto internazionale e può considerarsi la capitale del turismo del Sudafrica. I numerosi visitatori sono attratti sia dalla città in sé che dalle bellezze naturalistiche della Penisola del Capo; molti tour del Paese partono da qui, imboccando poi le celebri strade come la Mountain Route, la Wine Route o la Garden Route, dirigendosi verso il Karoo, il distretto di Cape Winelands o la costa meridionale.
Come in tutta la provincia di Western Cape, il clima è mite e mediterraneo; il vento di mare detto Cape Doctor (“Dottore del Capo”, perché contribuisce al clima salubre della città), pulisce ogni giorno l’aria, soffiando non di rado a velocità prossime ai 95 km/h.
Oltre ai parchi e alle riserve, gli amanti della natura non potranno esimersi dal programmare un tour nella splendida Garden Route, ricca di un’indiscutibile valore paesaggistico. Si tratta di una splendida strada panoramica di 800 km circa che va da Cape Town a Port Elisabeth, costeggiando prima l’Oceano Atlantico e poi l’Oceano Indiano. Uno splendido itinerario che si snoda tra una lussureggiante vegetazione, laghi, bianche spiagge, ampie lagune e graziose città costiere come Mossel Bay, George, Wilderness, Knysna, Plettenberg Bay. Date le ottime condizioni delle strade il consiglio è di percorrere il tragitto in auto, in modo da avere massima libertà e fare diverse deviazioni. In tutta la zona le infrastrutture sono di alto livello, si possono praticare diverse attività sportive: immersioni, vela, bungee jumping e quad bike e ci sono numerose opportunità di divertimento.
Un consiglio? Se volete vivere un’esperienza senza tempo, da George parte un treno a vapore in funzione dal 1928. Un modo alternativo per godere appieno della bellezza del paesaggio!
Oltre le attrazioni paesaggistiche, non si può dimenticare la cucina, a base di pesce, lungo la Garden Route, un piatto a base di curry nella Indian Area di Durban, accompagnata da una bottiglia prodotta dalla più antica industria vinicola esistente al di fuori dell’Europa.
Ma c’è anche un aspetto triste di questo paese, quello della povertà dei neri. Milioni di persone vivono in baracche di stagno prive dei servizi più elementari e ogni giorno devono affrontare durissime realtà come l’AIDS e la Xenofobia. Il Sudafrica, il Lesotho e lo Swaziland fanno parte dei sei paesi del mondo in cui si registra il più alto tasso di contagio da HIV.
Nonostante il forte divario tra ricchezza e povertà e il diffusissimo problema dell’AIDS, il popolo Sudafricano è generalmente attivo, vivace ed ama divertirsi. Si distingue per la sua allegria, cordialità e simpatia, come si può facilmente notare incontrando i contadini della parte settentrionale del paese che raccomandano ai viaggiatori stranieri di guidare con prudenza sulle strade sterrate.
Le strade, le piazze e i bar (shebben), sono i punti di ritrovo più frequentati. Anche lo sport è un importante momento di aggregazione. Oltre ad essere grandi appassionati di calcio, i sudafricani seguono con molta attenzione il cricket e il rugby, la cui squadra nazionale ha dominato più volte il campionato del mondo. Tra le forme d’arte è invece la musica ad avere un ruolo determinante, anche per i valori di uguaglianza e libertà di cui si è fatta portavoce nella difficilissima lotta all’apartheid. Pur non esistendo un caratteristico e originale sound africano, la musica risulta un inestricabile mix di influssi e tendenze, che proprio per la sua straordinaria varietà la rendono unica.
Tante sono le possibilità in Sudafrica per chi ha spirito d’avventura. Dai safari meno tradizionali alle escursioni solo per esperti. Come un soggiorno di tre giorni nel selvaggio l’Augrabies Falls National Park dove potrete fermarvi a dedicarvi all’escursionismo, al rafting e alla canoa o nella zona est si possono esplorare gli affascinanti precipizi e scarpate del Blyde River Canyon. Anche qui i fiumi Blyde e Sabie offrono la possibilità di fare rafting. In alternativa, gli escursionisti più esperti nella zona dell’Estern Cape, inoltrandosi per sentieri impervi e impegnativi potranno ammirare paesaggi mozzafiato del Tsitsikamma National Park.