DUBAI, LA CITTA’ CHE NON C’ERA

Il suo nome, di derivazione araba, significa “strisciare, lucertola o piccola locusta”. Si trova all’interno del deserto Arabico, caratterizzato da dune di sabbia fine, composte da coralli e conchiglie fratturati, pulita e bianca. La sua stagione estiva grazie al suo clima desertico dura praticamente da metà aprile a metà novembre con temperature superiori ai 30 °C, arrivando nel mese di luglio e agosto intorno ai 42-43 °C.
Dubai, capitale di uno dei sette stati degli Emirati Arabi Uniti, nella zona calda del sud del Golfo Persico nella Penisola Araba, la seconda area più grande degli emirati arabi dopo Abu Dhabi, con una superficie di 4.114 km², iniziò la sua ascesa economica grazie alla sua collocazione geografica, diventando un importante centro di commercio dall’inizio del 900. La sua economia si basa sul commercio e soprattutto sulle riserve petrolifere, comunque meno di un ventesimo rispetto a quelle di Abu Dhabi. La sua popolazione è composta solo per il 10% da autoctoni: il restante del 90% è costituito da immigrati, buona parte impegnata come manodopera edile. 

L’assenza delle imposte favorisce il commercio con prezzi inferiori rispetto a quelli degli altri Stati, agevolando così il turismo orientata allo shopping nei centri commerciali come l’imponente Dubai Mall, il più grande centro commerciale del mondo, estesa in un’area commerciale di oltre 220.000 metri quadrati.
Il primo cenno sull’esistenza di Dubai risale al 1095, mentre le prime testimonianze scritte risalgono al 1799. Il suo edificio più antico è il Forte di al-Fahīdī del 1787, ora il museo di Dubai, situato nellarea vecchia della città, chiamata Bastakia, oggi valorizzata con lo svolgimento di attività culturali e d’interesse storico. La vecchia fortezza è stata per lungo tempo protagonista dei vecchi affari delle tribù beduine, basata sul commercio di perle e pesca. 
Nel 1833, la famiglia Āl Maktūm, appartenente alla tribù dei Banu Yas, lasciò Abu Dhabi prendendo il controllo di Dubai “senza alcuna resistenza”, mantenendone il controllo fino il marzo del 1892, quando, grazie ad un accordo, Dubai divenne protettorato britannico per tutelarsi contro le mire dell’Impero ottomano. Come Abu Dhabi, Ras al-Khaima, Sharja e Umm al-Qaywayn, i quattro degli emirati viciniaveva beneficeva della sua posizione strategica sulle rotte per l’India, molto interessante per l’Impero britannico.
A differenza dei loro vicini, gli emiri di Dubai svilupparono il commercio con l’esportazione di perle, richiamando l’attenzione di un gran numero di uomini d’affari, soprattutto indiani, che si stabilirono nella città fino al 1935.
Dopo la svalutazione della Rupia nel 1966, Dubai si unì al Qatar, dando corso a una nuova moneta, il riyāl. Fondamentale poi fu per le finanze di Dubai la scoperta del petrolio, a 120 chilometri dalla costa. 
Il 2 dicembre 1971, dopo il disimpegno britannico dal Golfo Persico, Dubai costituì gli Emirati Arabi Uniti assieme ad Abu Dhabi e ad altri cinque emirati, adottando nel 1973 una moneta comune, il dirham.
Dubai comunque non abbandonò il suo impegno per essere il centro di commercio, mantenendo comunque durante gli anni settanta e ottanta la sua importanza portuale e divenendo poi anche una autentica City-Shop.
Oggi, grazie ai regnanti di varie generazioni della famiglia 
Al Maktum che hanno sempre avuto a cuore il benessere della razza araba, particolarmente dei propri sudditi, i cittadini di Dubai godono di benessere e serenità, con privilegi e benefici di contributi economici, come ad esempio contributi extra per chi procrea figli arabi.  
La città, pur giovane, gode di tutte le comodità di una citta moderna, dal trasporto cittadino dotato di una efficiente metropolitana, la prima in tutta la penisola, che attraversa tutta la città, un servizio bus ed oltre i 3.000 Taxi che circolano costantemente nelle 24 ore. Ogni giorno a Dubai i taxi compiono di media 192.000 viaggi trasportando circa 385.000 passeggeri. Nel 2009 il servizio taxi con diverse compagnie pubbliche e private ha superato i 70 milioni di viaggi, trasportando oltre 140 milioni di passeggeri. 
Nel 2009, in base le statistiche del comune di Dubai, c’erano circa 1.021.880 automobili in circolazione, con appena il 6% della popolazione che usava i mezzi pubblici. Nonostante l’impegno del governo con ingenti somme investite nelle infrastrutture stradali, Dubai sta riscontrand problemi di avviabilità.
Il suo grande aeroporto principale è “l’Aeroporto Internazionale di Dubai” che serve anche altri emirati. Nel 2009 è stato il 15º al mondo per traffico di passeggeri e il 6º al mondo per traffico internazionale di passeggeri. La compagnia di bandiera è “Emirates Airlines” che nel 2009 ha servito 101 destinazione nei 5 continenti.
Le sue risorse portuali sono due: Port Rashid e Jebel Ali. Jebel Ali è il più grande porto artificiale del mondo, il principale in tutto il Medio Oriente e il settimo al mondo per traffico merci.
Con il proposito di attirare gli investimenti stranieri sono stati creati per il commercio libero “Free-Zone”, societa senza imposte con costi di gestione bassi. 
Dubai gode della reputazione di bizzarri e affascinanti sviluppi immobiliare come Palm Islands, The World e Burj Khalifa, innaugurato il 4 gennaio 2010, che, con i suoi 828 metri, ha conquistato il primato di grattacielo più alto del mondo.

 

Elenco degli emiri di Dubai:

  • …. – 9 giugno 1833 Obaid bin Saeed
  • 9 giugno 1833 – 1852 Maktoum bin Butti bin Sohal
  • 1852 – 1859 Saeed bin Shakhbut Al Maktoum
  • 1859 – 22 novembre 1886 Hushur bin Maktoum
  • 22 novembre 1886 – 7 aprile 1894 Rashid I Maktoum
  • 7 aprile 1894 – 16 febbraio 1906 Maktoum II bin Hushur
  • 16 febbraio 1906 – novembre 1912 Butti bin Sohail
  • Novembre 1912 – 15 aprile 1929 Sa’id II bin Maktum bin Hasher Al Maktum Prima volta
  • 15 aprile 1929 – 18 aprile 1929 Mani bin Rashid
  • 18 aprile 1929 – 10 settembre 1958 Sa’id II bin Maktum bin Hasher Al Maktum Seconda volta
  • 10 settembre 1958 – 7 ottobre 1990 Rashid bin Sa’id Al Maktum
  • 7 ottobre 1990 – 4 gennaio 2006 Maktum bin Rashid Al Maktum
  • dal 4 gennaio 2006 Mohammed bin Rashid Al Maktum

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Arman Golapyan