KRUGER, LA RISERVA PRIVATA DI SUDAFRICA

I viaggiatori internazionali che cercano un’autentica esperienza “africana” spesso si avvicinano all’idea di un safari. E cosa è meglio del Parco Nazionale Kruger?
Appunto per questo motivo, “Il Giro del mondo in 80 Giorni”, dopo l’arrivo a Città del Capo, ha scelto di fare una sosta di due giorni, per curiosità, avventura e relax, in questo incantevole paradiso terrestre.
Il Kruger è una tappa obbligatoria e unica nel suo genere per chi ama il Safari. Ospita tutti i membri del gruppo dei Big Five, chiamato così per la presenza di cinque animali giganti, circa 2500 bufali, 1000 leopardi, 1500 leoni, 5000 rinoceronti (sia neri che bianchi) e 12000 elefanti. Nella riserva ci sono altri mammiferi come zebre, ghepardi, giraffe, kudu, ippopotami, impala, molte specie di antilopi, iene, facoceri, gnu, e via dicendo.
Il termine “Big 5” è stato dato dai cacciatori che consideravano questi cinque animali tra i più pericolosi e feroci per la caccia.
La loro reputazione è quella di animali difficili da cacciare, furbi, con forte istinto per la sopravvivenza, con pochi nemici naturali, erano difficili da rintracciare e molto pericoloso se feriti o in trappola.
Il Parco nazionale Kruger è la più grande riserva naturale del Sudafrica. Si estende su di un’area di circa 20.000 km² (equivalente all’incirca a quella dello stato di).
A ovest e a sud del parco si trovano le due province sudafricane di Mpumalanga e Limpopo; a nord lo Zimbabwe e a est il Mozambico e lo Swaziland. Recentemente, il Kruger è entrato a far parte del Great Limpopo Transfrontier Park, che lo unisce al Gonarezhou National Park dello Zimbabwe e al Limpopo National Park del Mozambico. Il parco appartiene alla “Kruger to Canyons Biosphere Reserve“, una zona designata dall’UNESCO come Riserva Internazionale dell’Uomo e della Biosfera.
Nella regione del Kruger sono stati trovati reperti che indicano la presenza umana da almeno un milione e mezzo di anni fa. Il popolo San abita l’area almeno da 100.000 anni. Nel III secolo giunsero nella zona popolazioni Nguni, alla ricerca di allevamenti per il loro bestiame; i San furono costretti ad allontanarsi. Nel IX secolo gli arabi iniziarono le loro scorrerie nella zona a caccia di schiavi da esportarsi attraverso i porti del Mozambico. Nella zona nord del parco, nello stesso periodo, fiorì una civiltà la cui presenza è oggi testimoniata dalla cittadella di pietra di Thulamela e dai resti di circa 200 miniere di ferro.
Il primo europeo a esplorare la zona fu l’olandese Francois de Cuiper, che guidava una spedizione della Compagnia delle Indie Orientali partita dalla Colonia del Capo nel 1725. Cuiper fu scacciato dalla zona da un attacco sferrato ai suoi dalle tribù locali, nella zona di Gomondwane.
Intorno al 1838, una spedizione di voortrekker guidata da Louis Trichardt e Hans van Rensburg esplorò il Lowveld. Nel 1845 João Albasini, un diciottenne italiano, fu il primo colono a insediarsi nella zona, dopo essere naufragato sulle coste del Mozambico. Albasini aprì un negozio vicino a quella che oggi si chiama Pretoriuskop. Circa nello stesso periodo, le carovane iniziarono a percorrere regolarmente la tratta dal Lowveld a Delagoa Bay.
L’oro fu trovato nel settembre 1873 a Pilgrim’s Rest, e nel 1881 a Barberton. Cercatori d’oro iniziarono a riversarsi nella zona, nonostante il pericolo rappresentato da leoni, coccodrilli e malaria. In questo periodo la fauna locale cominciò a essere seriamente minacciata dai cacciatori europei.
Il Kruger Park ospita circa 1.900 specie di piante. E’ suddiviso in sei ecosistemi con diversi tipi di vegetazione, dai fitti boschi di acacie, sicomori e salici spinosi del sudovest alla savana della regione centrale.
Nel parco s’incontrano oltre 500 diverse specie di uccelli, alcune residenti, altre migratorie o nomadi.
Nell’ultimo ventennio circa il parco ha sofferto di un’eccessiva crescita della popolazione degli elefanti, che crea notevoli problemi all’ecosistema. A partire dal 1989 il parco ha preso a vendere sistematicamente i propri elefanti ad altre riserve, e dal 1995 ha iniziato ad applicare la somministrazione annuale di farmaci contraccettivi.
Nel parco si trovano inoltre 120 specie di rettili (tra cui circa 5000 coccodrilli) e molte specie di serpenti (mamba nero incluso), 52 specie di pesci, e 35 di anfibi.

Tarcisio Agliardi