LE CASCATE DEL NIAGARA

Torniamo a scoprire la natura nel nord dell’America, al confine tra gli Stati Uniti e il Canada: il Giro del Mondo in 80 giorni sosta ad ammirare le più famose e scenografiche cascate al mondo, le Niagara Falls. La fama di questo angolo incontaminato non deriva tanto dall’altezza del salto, quanto nello scenario naturale che le cascate creano grazie all’ampia portata d’acqua che, mediante l’omonimo Niagara, si getta attraverso i dislivelli del letto del fiume. La potenza dell’acqua del Niagara, sfruttata da una centrale idroelettrica, crea un diffuso vapore atmosferico che, come una patina delicata, si sovrappone ai colori del paesaggio parzialmente celandolo, come un sipario. Questa straordinaria formazione naturale, costituita da tre principali cascate (Horseshoe falls o Ferro di cavallo, dette anche Canadian fall, le American falls, e finiscono con le più piccole Bridal Veil Falls) ha avuto origine durante la glaciazione, quando la formazione del ghiacciaio, con i suoi successivi movimenti e depositi, ha favorito la creazione di bacini lacustri e fluviali per la raccolta d’acqua, in parte derivata proprio dallo scioglimento dei ghiacci. Il nome “Niagara” è stato attribuito dai pellerossa e significa “acque tonanti”, un nome che ben delinea il portentoso effetto dell’acqua che, attraverso le rapide, si getta da circa 58 metri d’altezza. Scoperte nel Seicento, le cascate hanno riscosso un notevole successo turistico soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento quando venne sviluppata la vicina rete stradale e ferroviaria, favorendo il raggiungimento di questa bellissima meta. La straordinaria scenografia di questa location può essere goduta al meglio soprattutto nel periodo estivo, quando le cascate sono illuminate per la visita notturna: per chi volesse, invece, accedere ad una visione più prossima e diretta, ben 300 scalini conducono alla base dell’ultima cascata (Bridal Veil Falls). L’eccezionale successo turistico delle cascate, che ha totalizzato circa 12 milioni di visitatori annui, è dovuto anche alla predisposizione di precisi punti d’osservazione, come la Skylon Tower, che permette di ammirare le rapide dall’alto, il celeberrimo Ponte dell’Arcobaleno, costruito già negli anni Quaranta, che offre una panoramica completa del complesso delle cascate, oltre alla Minolta Tower. Per chi desiderasse approssimarsi maggiormente alle acque del Niagara non può mancare un giro con lo Spanish Aerocar e con il conosciutissimo Maid of the Mist, il battello che, percorrendo il bacino alla base delle cascate, permette di scattare bellissime fotografie, anche se alquanto “umide”. In questo scenario, teatro di numerose scene cinematografiche, ricordiamo che è stato girato il film “Niagara” (1953) con Marilyn Monroe, del quale, sul luogo, sono conservati gli allestimenti originari. L’eccezionale maestosità e imponenza di questo luogo da anni stimola i più temerari a lanciare coraggiose sfide alla natura: tanti sono stati coloro che hanno provato il brivido del salto dalle cascate, con o senza supporti galleggianti, a rischio della vita stessa. Sarà lo spirito d’avventura, sarà lo stimolo ad oltrepassare il limite, violando la grandezza imperturbabile della natura… Tralasciando lo sprezzo per il pericolo, lasciamo che le cascate ci imprimano nella mente una cartolina serena, dipinta con il vapore leggero e i colori della luce che, frangendosi nell’acqua, tratteggia pittoreschi arcobaleni.

Tarcisio Agliardi e Federica Gennari