Usciti dal Guatemala, al ventisettesimo giorno del Giro del Mondo in 80 giorni scivoliamo verso quell’istmo di terra che collega due mondi, l’America del nord e l’America del sud. Eccoci arrivati a Panama, terra di mezzo tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico, un sottile filo teso tra culture diverse: scoperta da Cristoforo Colombo al suo quarto viaggio nelle Americhe, Panama ha subito per alcuni secoli la colonizzazione spagnola, fino all’indipendenza. Lo stato è segnato dalla presenza del famosissimo canale, ampliato per favorire il passaggio del traffico marittimo. Il centro della città conserva gelosamente i resti e le rovine della città vecchia, le vestigia dell’insediamento fondato nel 1517 ma sfortunatamente saccheggiato e distrutto nel 1671 da un’incursione dei pirati. Questo cuore originario rappresenta un angolo pittoresco da non perdere, affiancato dalla nuova città, sorta appena due anni dopo la distruzione. Nella zona antica è presente anche il Museo di Panama Vieja che custodisce numerosi ed interessanti reperti archeologici riferibili al periodo antecedente la dominazione spagnola. Passeggiando per la città, i vicoli serbano colorati esempi di case coloniali del Seicento, affiancati, non di rado, da meravigliose chiese e conventi d’ispirazione barocca e ispanica. In questa zona si può ammirare la Cattedrale Metropolitana, monumento storico nazionale, il Palazzo Justo Arosemena, la Chiesa di Sant’Anna, l’edificio di Las Bovedas, parte del sistema difensivo della città, e il Parque de Santa Ana, un tempo sede di mercato e dei festeggiamenti locali. Tra la zona vecchia e il mare è sorto il quartiere più moderno di Panama, simbolo dello slancio economico locale: grattacieli e banche affollano il quartiere, dimentichi dello spirito più antico e autentico della città. Casinò, centri commerciali, locali notturni e alberghi completano un mosaico di attrazioni moderne: affacciata sul mare, infatti, Panama si presenta anche come un appetibile meta di vacanze da trascorrere tra divertimento, relax e natura. Panama è una destinazione ideale per dedicarsi all’ecoturismo: tra paesaggi diversi, laghi e fiumi si cela una biodiversità vegetale e animale davvero eccezionale, che conta oltre 1000 varietà di alberi, circa 1500 tipi di farfalle e oltre 900 varietà di uccelli. Non a caso, numerosi giungono per dedicarsi al birdwatching, una delle attività preferite dai turisti della natura, insieme all’osservazione delle tartarughe che, in alcuni periodi dell’anno, popolano le coste di Panama. Ecco dunque un’occasione per un tour naturalistico lungo percorsi terrestri o sulle acque tropicali che bagnano i 2.500 chilometri di spiagge del paese. L’atmosfera paradisiaca che si respira sul tappeto di spiagge bianchissime dona un tocco tutto esotico al nostro tour: tra palme da cocco e miriadi di piccole isole disseminate nelle acque cristalline, non possiamo non concederci un istante di relax al sole.
Tarcisio Agliardi e Federica Gennari