HAPPY DAYS

I favolosi anni ’50. Gli anni dei jukebox, del rock’n’roll, della musica di Elvis Presley; gli anni della “grease” sui capelli, dei balli universitari di fine anno, delle pomiciate nei drive-in; dei giubbotti di pelle con il bavero alzato, del chewinggum schiacciato sotto il banco, dei primi televisori accesi nei salotti. I giorni di una provincia americana sana e rassicurante dove si respirava il profumo delle torte di mele fatte in casa e dove i cattivi s’impomatavano di brillantina e si facevano chiamare “Teddy boys”.
Creato nella stagione 1974-1975 sull’onda di un revival degli anni ’50 che stava contaminando produzioni cinematografiche e televisive, il serial doveva da principio raccontare la vita dell’American boy Richie Cunningham interpretato da Ron Howard, ingenuo e goffo studentello della Jefferson High School di Milwaukee, nello stato del Wisconsin. Ma il successo raccolto da un personaggio di “contorno” spinge i produttori ad allargare il campo di ripresa su un’America apparentemente felice, dove non esiste la “guerra fredda” e dove l’omicidio Kennedy non sarebbe mai potuto avvenire. E così, nel giro di poche puntate, l’eroe della serie diventa Arthur Fonzarelli detto Fonzie interpretato da Henry Winkler, per questo ruolo vincitore di due Golden Globes: riconoscibile per il suo giubbotto di pelle, per il suo atteggiamento da duro ma con il cuore d’oro, per il suo pollice alzato per decretare l’ok o il diniego, questo meccanico  rubacuori dai modi spicci si rivela essere il “maestro di vita” per Richie, i suoi amici “pivelli” e, un po’, per tutti i telespettatori. Fonzie è risultato “il personaggio più indimenticabile dei telefilm di tutti i tempi”, mentre i Cunningham sono stati scelti come “la famiglia preferita di sempre”.

La famiglia Cunningham è una famiglia borghese degli anni cinquanta e sessanta che vive nella città di Milwaukee, nel Wisconsin.
Happy Days ha illustrato lo stile della tipica famiglia americana, nella loro vita sociale e quotidiana, con le proprie amicizie, amori, feste e abitudini.
La famiglia Cunningham è composta da Howard interpretato da Tom Bosley, proprietario di un negozio di ferramenta, da sua moglie Marion interpretato da Marion Ross, casalinga, e dai figli Charles detto Chuck, Richard detto Richie interpretato da Ron Howard e Joanie interpretata da Erin Moran. Il figlio maggiore Chuck lo si vede solo durante la prima e la seconda stagione, interpretato da due diversi attori, Gavan O’Herlihy e Randolph Roberts, per poi scomparire definitivamente dal cast senza spiegazioni da parte degli autori.

Oltre alla famiglia Cunningham ed l’insostituibile Fonzie sono protagonisti importanti anche Potsie e Ralph Malph, gli amici di Richie.
N
el corso della lunga serie, vediamo altri personaggi come Arnold e Alfred, che si alternano come proprietari del “Arnold’s”il locale frequentato dai ragazzi. Da non dimenticare Chachi Arcola, cugino di Fonzie sempre innamorato di Joanie.
Le storie proposte da Happy Days sono per la maggior parte sono incentrate sui problemi dell’adolescenza, più in specifico sui rapporti con sé stessi e con l’altro sesso, affrontati sempre con ironia.

Andrea Carraro