L’incarnazione dello spirito illuminista e incarnazione del self-made man in quanto intellettuale autodidatta, si guadagnò il titolo di “Primo Americano” per la sua infaticabile campagna per l’unità delle tredici colonie originarie.
Benjamin Franklin (Boston, 17 gennaio 1706 – Filadelfia, 17 aprile 1790) è considerato uno dei Padri fondatori degli Stati Uniti. Insieme a John Adams , Franklin è stata scelta per consigliare Thomas Jefferson alla stesura della Dichiarazione d’Indipendenza del 1776. Fu tra i protagonisti principali della Rivoluzione americana. Nella vita svolse attività di giornalista, pubblicista, autore, tipografo, diplomatico, attivista, inventore, scienziato e politico. A lui è attribuito il merito di avere proposto per primo l’instaurazione dell’ora legale. Come scienziato, diede contributi importanti allo studio dell’elettricità e fu un appassionato di meteorologia e anatomia. Fu l’inventore del parafulmine, le lenti bifocali, l’armonica a bicchieri e un modello di stufa-caminetto noto nel mondo anglosassone come stufa Franklin. Contribuì alla creazione della prima biblioteca pubblica americana e del primo dipartimento di vigili del fuoco volontari della Pennsylvania.
Benjamin Franklin era il figlio di un mercante inglese. Ha un’infanzia difficile: frequenta assai poco la scuola ed in giovinezza fa un poco di tutto, dal tipografo al cartolaio, dallo scrittore all’editore, distinguendosi sempre, però, per la sua intelligenza e tenacia. All’età di 11 anni, Franklin realizzò la sua prima invenzione, pinne per nuotare in legno, che si adattano sulle mani e piedi che gli permette di nuotare molto più velocemente.
Fu inventore dello strumento di vetro ‘armonica’ è diventato così popolare in Europa che Mozart e Beethoven compose la musica per questo. Inventò la sedia girevole. Non ha mai tirato fuori un brevetto per le invenzioni come credeva che tutte le persone riceveranno i benefici di invenzioni altrui e dovrebbero essere disposti a restituire allo stesso modo.
– Nel 1730, si sposa e diventa il padre di tre figli. A quarant’ anni, inizia a dedicarsi in modo più concreto agli studi scientifici, fondando la American Philosophical Society.
– Nel 1746, assiste a Boston ad una conferenza sulle meraviglie e le scoperte dell’elettricità che lo entusiasma al punto di acquistare tutta l’attrezzatura esposta; essendo abbastanza a conoscenza dei lavori e delle esperienze di Gilbert, von Guericke e Nollet, si dedica quasi interamente agli studi sull’elettricità.
La sua scoperta più nota è quella che il fulmine non è altro che una manifestazione di elettricità, convinzione scaturita da una serie di osservazioni circa la somiglianza fra i fulmini e le scintille elettriche, nella loro forma, colore e velocità.
– Nel 1747, da un chiarimento per l’effetto elettrico delle punte ed inizia le ricerche per la realizzazione di un pratico parafulmine.
– Nel 1752, effettua il famoso esperimento come dimostrazione delle sue convinzioni sul fulmine. Propone quindi di installare, su torri o campanili, una gabbia metallica con pedana isolante sulla quale deve porsi l’operatore, corredata di un’asta di ferro appuntita dell’altezza di circa nove metri: in presenza di una nube temporalesca il ferro si sarebbe elettrizzato e, muovendo un filo di ferro vicino all’asta, l’operatore avrebbe provocato una corrente istantanea fra l’asta e la massa. L’esperimento viene effettuato dallo scienziato francese Dalibard, con pieno successo. E’ cosi che viene inventato il parafulmine.
Ma Franklin fa altre due fondamentali scoperte: “il potere delle punte”, il cui argomento è trattato in una serie di lettere sull’elettricità fra il 1747 e il 1754, e che l’elettricità è costituita da “un unico fluido”, demolendo così la teoria dualistica di C.Du Fay.
– Nel 1751, espone ufficialmente tutte le sue idee sui fenomeni elettrici, pubblicando “Opinions and conjectures concerning the properties and effects of the electrical matter”.
Negli anni successivi si dedica totalmente alla politica:
– Nel 1757, si trova a Londra quale rappresentante di diverse colonie americane, tornando in patria solo allo scoppio della guerra di secessione.
– Nel 1776, è in Francia quale rappresentante diplomatico al Congresso Continentale.
– Nel 1785, ritorna a casa e lavora, fino alla morte, a nuove scoperte ed invenzioni nei campi più disparati.
Per il suo impegno di patriota e per avere avanzato il progetto di unificazione di tutte le colonie americane, nel 1754, sarà riconosciuto come l’ideatore degli Stati Uniti d’America.
Francesco Murini