CHARLIE CHAPLIN, “IL VAGABONDO”

Sir Charles Spencer Chaplin, noto come Charlie Chaplin (Londra, 16 aprile 1889 – Corsier-sur-Vevey, 25 dicembre 1977), è stato un attore, regista, sceneggiatore, comico, compositore e produttore britannico, autore di oltre novanta film e tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo. E’ fra gli attori più famosi dalla nascita dell’industria di hollywood, figura al decimo posto della classifica AFI dei 25 migliori attori di tutta la storia del cinema.
Chaplin fu una delle personalità più creative e influenti del cinema muto. Il suo arco di tempo lavorativo nello spettacolo ha attraversato oltre 75 anni. Fu uno star mondiale del cinema, fu oggetto di adulazione e di critiche serrate, anche a causa delle sue idee politiche. Nei primi anni Cinquanta, durante il Maccartismo, la sua identificazione con la sinistra lo costrinse a stabilirsi in Europa.
Il personaggio a cui deve di più la sua fama fu quello del “vagabondo”: un omino malinconico con
 
i baffetti e l’andatura ondeggiante, dalle raffinate maniere e la dignità di un gentiluomo, vestito di una stretta giacchetta, pantaloni e scarpe più grandi della sua misura, una bombetta e un bastone da passeggio. 
Chaplin, ebbe un’ infanzia difficile, era il figlio di un guitto del music-hall con il vizio di bere troppo, mentre la madre, mediocre cantante, in perenne difficoltà economica, affida Charles e il fratelo Sidney ad un orfanotrofio dove restano due anni.
I genitori ad un certo punto si separeranno. La madre sviluppa anche una brutta malattia mentale della madre che la costringe ad un penoso via vai di ricoveri ospedalieri e faticosi ritorni sulle scene. In mezzo a tutto questo, Chaplin ha una grande volontà di migliorarsi e migliorare la propria esistenza. La sua volontà per avere una vita più dignitosa a cui si vanno ad aggiungere alla sua innata intelligenza e la capacità di saper cogliere aspetti del reali oscuri agli altri.
Il talento del giovane Charles emerge presto. Non si può dire insomma che non abbia fatto la gavetta. A soli sette anni già affronta il palcoscenico come cantante mentre a quattordici ottiene le sue prime parti teatrali. Un percorso di vita che lo porta a diciannove anni ad essere accettato dalla celebre compagnia di pantomime di Fred Karno, con cui collabora per un paio di anni prima della grande tournè americana, l’occasione che gli farà scoprire un mondo diverso, più libero.
– Nel 1913, durante un giro di spettacoli ad Hollywood, viene notato dal produttore Mack Sennett, portandolo poi a firmare il primo contratto cinematografico con la Keystone. 
– Nel 1914, fa la sua prima apparizione sullo schermo con il titolo “Per guadagnarsi la vita”. Nelle brevi comiche create per Sennett, Chaplin trasformò la sua macchietta, “Chas”, in quel campione di umanità che è il vagabondo “Charlot”, chiamato inizialmente “Charlie”.
– Nel 1914, realizzò 35 comiche per la Keystone. Nel 1915 e nel 1916, 14 per la Essanay, e nel 1917, 12 per la Mutual. Ormai, Charlot è entrato nel cuore di milioni di persone in mezzo al mondo. 
– Nel 1918, infatti, Chapli si potrebbe anche considerare “arrivato”: è ricco, famoso e conteso. In quell’anno firma un contratto da un milione di dollari con la First National per la quale realizza. Gira, fino al 1922, nove mediometraggi, dei classici assoluti come “Vita da cani”, “Charlot soldato”, “Il monello”, “Giorno di paga” e “Il pellegrino”.
Seguono i grandi film prodotti dalla United Artists, società fondata da Chaplin nel 1919 con Douglas Fairbanks sr., D. W. Griffith e Mary Pickford: “La donna di Parigi” di cui è solo regista, “La febbre dell’oro” e “Il circo negli anni ’20”; “Le luci della città” e “Tempi moderni” negli anni ’30; “Il grande dittatore” travolgente satira del nazismo e del fascismo e “Monsieur Verdoux” negli anni ’40; “Luci della ribalta” nel 1952.
Personaggio pubblico, universalmente acclamato, Charlie Chaplin ha avuto anche un’intensa vita privata, sulla quale sono fiorite leggende di tutti i tipi, poco chiarite ancora oggi. Si sposò quattro volte ed ebbe dieci figli. Ebbe anche numerose relazioni spesso burrascose e dai complessi scioglimenti.
Numerosi anche gli avvenimenti di carattere politico che hanno segnato la vita del grande comico. La presunta origine ebraica e le simpatie per idee e movimenti di sinistra gli causarono numerose grane, fra cui quella di essere sottoposto al controllo dell’FBI sin dal 1922.
– Nel 1947, viene addirittura trascinato di fronte alla Commissione per le attività antiamericane, sospettato in pratica di comunismo: un’accusa che gli costa l’annullamento nel ’52 del suo permesso di rientro negli USA.
– Nel 1953, la famiglia Chaplin si stabilì in Svizzera, dove Charles si spegnerà il 25 dicembre 1977. 
Il maestro Charlie Chaplin non ha mai vinto un oscar come migliore attore o miglior regista. Nel 1972, ricevette l’oscar alla carriera e un oscar come migliore compositore musicale per il film “Luci della ribalta”.
Le sue ultime opere, “Un re a New York” del 1957, e “La contessa di Hong Kong” del 1967, la sua “Autobiografia” del 1964, le riedizioni sonorizzate delle sue vecchie opere e molti progetti rimasti incompiuti hanno confermato la vitalità di un assoluto del nostro secolo.

Alessia Marcon