“Il pubblico è come una donna: se sei indifferente, sei finito”. (Frank Sinatra)
La sua stella non conosce ombre. Si chiama Francis Albert Sinatra, noto come Frank Sinatra (Hoboken, 12 dicembre 1915 – West Hollywood, 14 maggio 1998), soprannominato come “The Voice” oppure come “Ol’Blue Eyes”. Fu un personaggio importante e carismatico dell’intrattenimento americano e mondiale, cantante, attore e conduttore televisivo statunitense di origine italiana. Con il suo inconfondibile carisma vocale, riuscì ad entrare nel panorama musicale mondiale, per ben 63 anni, dal 1932 al 1995, anno in cui tenne il suo ultimo concerto dal vivo. Con 150 milioni di dischi venduti è considerato uno dei più prolifici artisti musicali, insieme a The Beatles, Rolling Stones, Elvis Presley, Madonna, Michael Jackson, i Queen e gli U2.
Vive un’infanzia difficile, dura e umile: la madre Dolly, di origini liguri, fa la levatrice e il padre Martin, pugile dilettante di origini palermitana, è un vigile del fuoco.
Da ragazzino è costretto per esigenze economiche a fare i lavori più umili. E’ più conosciuto per la strada che sui banchi di scuola, prima fa lo scaricatore di porto e poi l’imbianchino e strillone. A sedici anni, forma la sua band, i Turk.
Oltre alle sue doti per lo spettacolo, è famoso come latin lover, si sposa quattro volte: la prima a ventiquattro anni, con Nancy Barbato, dal 1939 al 1950, dalla quale ha tre figli: Nancy, Frank Jr. e Christina.
Il 7 novembre 1951, appena nove giorni dopo aver ottenuto il divorzio dalla prima moglie, si sposò con l’attrice Ava Gardner, con la quale viveva già da un paio d’anni e che era stata la causa della rottura del suo matrimonio. Il matrimonio finisce nel 1957.
– Nel 1966, si unisce in matrimonio con l’attrice Mia Farrow, matrimonio che dura solo due anni.
– Nel 1976, fino alla sua morte resta a fianco dell’ultima moglie, Barbara Marx.
Fra i suoi matrimoni gli sono stati attribuiti dei flirt con Lana Turner a Marilyn Monroe, da Anita Ekberg ad Angie Dickinson.
Fu sempre attivo e disponibile per beneficenza a favore dei bambini e delle classi disagiate. Fu anche vicino alle cause per i diritti umani, già nei primi anni ’50 si schiera a favore dei neri, vicino al suo inseparabile amico Sammy Davies Jr.
Tra il 1947 ed i primi anni ’50, a causa di un malore che colpisce le sue corde vocali, attraversa una breve crisi professionale. – Nel 1954, l’appannamento professionale viene superato brillantemente grazie al film “Da qui all’eternità” di Fred Zinnemann, con cui conquista l’Oscar come Migliore Attore non Protagonista.
Tra le tante accuse mosse all’interprete più famoso del secolo, come da molti viene considerato, quella di legami con la mafia. Soprattutto con il gangster Sam Giancana, proprietario di un Casinò a Las Vegas.
La canzone che forse più lo rappresenta nel mondo è la famosissima “My way”, ripresa da moltissimi artisti, e rivisitata in moltissime versioni. Il disco, che comprende brani contemporanei come “Mrs. Robinson” di Simon and Garfunkel, e “Yesterday” dei Beatles, è di genere pop e jazz, uscì il marzo del 1969, fu registrato dal 30 dicembre 1968 al 24 febbraio 1969 ad Hollywood, Los Angeles.
A partire dal 1969 sono state numerose le cover della canzone “My Way” prodotte nei decenni successivi: tra le versioni più note ricordiamo quelle di Elvis Presley, Mireille Mathieu, Nina Hagen e Michael Bublé.
– Nel 1996, l’America omaggia a questo grande showman, un regalo speciale per i suoi 80 anni. L’Empire State Building, per una notte, si illumina d’azzurro tra coppe di champagne, il blù dei suoi occhi, “Ol’Blue Eyes”. Questo omaggio si è ripetuto in occasione della sua morte avvenuta il 14 maggio 1998.
Frank Sinatra è stato, fin dalla presidenza di Franklin Delano Roosevelt, un personaggio che ha potuto influenzare le elezioni americane, grazie alla presa “magnetica” che aveva sui suoi ammiratori.
Una delle campagne elettorali più sentite per Frank Sinatra, fu quella dell’amico John Fitzgerald Kennedy. Nel 1963, quando la notizia dell’assassino dell’amico lo raggiunse sul set di un film, Il cantante si chiuse nel suo camper per diversi giorni, preso da un enorme sconforto per l’amico perso.
Anche Richard Nixon fu un grande ammiratore di Sinatra. Nei 5 anni della sua presidenza i due cenarono insieme alla Casa Bianca almeno 5-6 volte ogni anno.
Di grande amicizia è stato anche il rapporto tra Sinatra e Ronald Reagan. Amicizia che durava degli anni quaranta a Hollywood, quando entrambi lavoravano per il cinema.
Nel 1976, Reagan volle interrompere la campagna elettorale per essere presente al matrimonio del suo amico con Barbara. Durante la presidenza di Reagan, tra il 1980 e il 1988, Sinatra si esibì più volte alla Casa Bianca, chiamato dall’amico in occasione di visite di capi di stato e importanti personaggi della politica.
Adele Baschironi