Fino al 14 luglio é possibile visitare a Como un evento espositivo che si sviluppa nelle sedi di Villa Olmo e della Pinacoteca Civica, che analizza cento anni di visioni urbane che hanno attraversato l'intero ventesimo secolo, prendendo avvio dai disegni dell'illustre concittadino Antonio Sant'Elia, di Como. Curata da Marco De Michelis, la mostra si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la mostra presenta ben 100 opere, alcune delle quali inedite, tra dipinti, disegni, modelli, filmati, installazioni di artisti, architetti, registi, quali Antonio Sant'Elia, Umberto Boccioni, Fernand Léger, Mario Sironi, Le Corbusier, Frank Lloyd Wright, Fritz Lang, Yona Friedman, Archizoom, Superstudio, Chris Burden, Carsten Höller. Una sezione della mostra, quella nella Pinacoteca Civica, propone 50 disegni di Antonio Sant'Elia di proprietà del Comune di Como, ed è un'occasionee rara per ammirare un numero così consistente di sue opere. Il percorso visibile a Villa Olmo invece si apre con ‘La Città Nuova', ovvero una serie di dodici disegni che Sant'Elia aveva presentato alla mostra milanese del 1914, per il suo manifesto futurista. Già allora stava emergendo il tema della metropoli, caratterizzata da inediti problemi igienici, morali, politici, culturali, funzionali, che richiedevano riforme radicali sia nel campo della viabilità e dei trasporti, che in quello dell'abitazione e della organizzazione della vita domestica. A questi temi hanno cercato di dare risposte radicali i grandi architetti come Le Corbusier o Frank Lloyd Wright, con le straordinarie visioni della Città contemporanea per tre milioni di abitanti di Le Corbusier e di Broadacre City, la città ideale americana fondata sulla casa d'abitazione unifamiliare e sull'automobile come mezzo di trasporto individuale, disegnata da Wright, di cui è in mostra il grande modello.
Fin dalla metà del XIX secolo, la città moderna aveva attirato lo sguardo – affascinato ma anche spaventato – degli artisti. I grandi boulevard di Parigi invasi dalla folla e dal traffico erano stati protagonisti cruciali dell'opera dei pittori impressionisti. Il futurista Umberto Boccioni ne aveva interpretato la crescita esplosiva in quadri come La città che sale, di cui viene esposto un raro disegno preparatorio, e Mario Sironi in nuovi paesaggi urbani delle periferie industriali. Anche i cubisti non rimasero insensibili alle suggestioni che provenivano dalla crescita dei nuclei urbani, come dimostra l'olio su tela di Fernand Léger, proveniente dal Philadelphia Museum of Art.
La mostra si conclude con alcune opere della ricerca artistica degli anni più recenti. Pizza City, lo sterminato plastico di una città composta soltanto da centinaia di giocattoli dell'artista americano Chris Burden e il video della cinese Cao Fei che rappresenta una città sospesa nello spazio virtuale di Second Life. Nel tentativo di riunire le sperimentazioni delle avanguardie degli anni Venti con le condizioni del presente, l'artista tedesco Carsten Hoeller ha "ricostruito" il progetto fantastico concepito dal sovietico Krutikov nel 1928 per una "città volante" facendola oggi librare sopra il cielo di Como.
Accompagna l'esposizione un catalogo Silvana editoriale. In mostra sará possibile seguire eventi, conferenze, laboratori, visite guidate che consentiranno di approfondire il tema secondo gli aspetti più diversi.
Paolo Fontanesi